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dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sı̀ che i vantaggi che esse offrono
e diventiamo più plenamente umani. Amare è, infatti, ciò per cui siamo stati
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Acta Benedicti Pp. XVI 135
preghiera permettiamo a Lui di venire a saziare la fame più profonda che
sperimentiamo nel nostro intimo: la fame e sete di Dio.
Al tempo stesso, il digiuno ci aiuta a prendere coscienza della situazione
in cui vivono tanti nostri fratelli. Nella sua Prima Lettera san Giovanni
ammonisce: « Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello
in necessità gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di
Dio? ».17 Digiunare volontariamente ci aiuta a coltivare lo stile del Buon
Samaritano, che si china e va in soccorso del fratello sofferente.18 Sceglien-
do liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo
concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è estraneo. Proprio per
mantenere vivo questo atteggiamento di accoglienza e di attenzione verso i
fratelli, incoraggio le parrocchie ed ogni altra comunità ad intensificare in
Quaresima la pratica del digiuno personale e comunitario, coltivando al-
tresı̀ l'ascolto della Parola di Dio, la preghiera e l'elemosina. Questo è stato,
sin dall'inizio, lo stile della comunità cristiana, nella quale venivano fatte
speciali collette,19 e i fedeli erano invitati a dare ai poveri quanto, grazie al
digiuno, era stato messo da parte.20 Anche oggi tale pratica va riscoperta ed
incoraggiata, soprattutto durante il tempo liturgico quaresimale.
Da quanto ho detto emerge con grande chiarezza che il digiuno rappre-
senta una pratica ascetica importante, un'arma spirituale per lottare con-
tro ogni eventuale attaccamento disordinato a noi stessi. Privarsi volonta-
riamente del piacere del cibo e di altri beni materiali, aiuta il discepolo di
Cristo a controllare gli appetiti della natura indebolita dalla colpa d'origi-
ne, i cui effetti negativi investono l'intera personalità umana. Opportuna-
mente esorta un antico inno liturgico quaresimale: « Utamur ergo parcius, /
verbis, cibis et potibus, / somno, iocis et arctius / perstemus in custodia -
Usiamo in modo più sobrio parole, cibi, bevande, sonno e giochi, e rima-
niamo con maggior attenzione vigilanti ».
Cari fratelli e sorelle, a ben vedere il digiuno ha come sua ultima finalità
di aiutare ciascuno di noi, come scriveva il Servo di Dio Papa Giovanni
Paolo II, a fare di sé dono totale a Dio.21 La Quaresima sia pertanto valo-
rizzata in ogni famiglia e in ogni comunità cristiana per allontanare tutto
17 3, 17. 18 Cfr. Enc. Deus caritas est, 15. 19 Cfr. 2 Cor 8-9; Rm 15, 25-27. 20 Cfr. Didascalia Ap., V, 20, 18. 21 Cfr. Enc. Veritatis splendor, 21.