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Postquam « bonum certamen certavit et cursum consummavit » (cfr 2 Tim
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solo per i fedeli laici ma per gli stessi ministri. Dalla comunione tra ministri
ordinati e carismi, infatti, può scaturire « un valido impulso per un rinnovato
impegno della Chiesa nell'annuncio e nella testimonianza del Vangelo della
speranza e della carità in ogni angolo del mondo ».47 Vorrei inoltre aggiungere,
sulla scorta dell'Esortazione apostolica Pastores dabo vobis del Papa Giovanni
Paolo II, che il ministero ordinato ha una radicale « forma comunitaria » e può
essere assolto solo nella comunione dei presbiteri con il loro Vescovo.48 Oc-
corre che questa comunione fra i sacerdoti e col proprio Vescovo, basata sul
sacramento dell'Ordine e manifestata nella concelebrazione eucaristica, si
traduca nelle diverse forme concrete di una fraternità sacerdotale effettiva
ed affettiva.49 Solo cosı̀ i sacerdoti sapranno vivere in pienezza il dono del
celibato e saranno capaci di far fiorire comunità cristiane nelle quali si ripe-
tano i prodigi della prima predicazione del Vangelo.
L'Anno Paolino che volge al termine orienta il nostro pensiero anche verso
l'Apostolo delle genti, nel quale rifulge davanti ai nostri occhi uno splendido
modello di sacerdote, totalmente « donato » al suo ministero. « L'amore del
Cristo ci possiede - egli scriveva - e noi sappiamo bene che uno è morto
per tutti, dunque tutti sono morti 2 Cor 5, 14 ». Ed aggiungeva: « Egli è morto
per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui
che è morto e risorto per loro 2 Cor 5, 15 ». Quale programma migliore po-
trebbe essere proposto ad un sacerdote impegnato ad avanzare sulla strada
della perfezione cristiana?
Cari sacerdoti, la celebrazione del 150o anniversario della morte di san
Giovanni Maria Vianney (1859) segue immediatamente le celebrazioni appe-
na concluse del 150o anniversario delle apparizioni di Lourdes (1858). Già nel
1959 il beato Papa Giovanni XXIII aveva osservato: « Poco prima che il
Curato d'Ars concludesse la sua lunga carriera piena di meriti, la Vergine
Immacolata era apparsa, in un'altra regione di Francia, ad una fanciulla
umile e pura, per trasmetterle un messaggio di preghiera e di penitenza, di
cui è ben nota, da un secolo, l'immensa risonanza spirituale. In realtà la vita
del santo sacerdote, di cui celebriamo il ricordo, era in anticipo un'illustra-
zione vivente delle grandi verità soprannaturali insegnate alla veggente di
Massabielle. Egli stesso aveva per l'Immacolata Concezione della Santissima
Vergine una vivissima devozione, lui che nel 1836 aveva consacrato la sua
47 Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di
Sant'Egidio, 8-2-2007. 48 Cfr. n. 17. 49 Cfr. Giovanni Paolo II, Esort. ap. Pastores dabo vobis, 74.