tula ad Hebraeos cum « plenitudine fidei » (10, 22) arte coniungit « spei con-
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fisicamente con noi, ma sono a noi idealmente uniti. La celebrazione del
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Paenitentiaria Apostolica 1073
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disposizioni la Santa Comunione: « Non lasciate, ve ne supplichiamo, che
siamo uccisi dalla vostra irriverenza, ma avvicinatevi a Lui con devozione
e purezza, e quando lo vedete posto davanti a voi, dite a voi stessi: ''In virtù
di questo corpo io non sono più terra e cenere, non sono più prigioniero, ma
libero; in virtù di questo io spero nel paradiso, e di riceverne i beni, l'eredità
degli angeli, e di conversare con Cristo'' ».62
Naturalmente, dalla contemplazione del Mistero egli trae poi anche le
conseguenze morali in cui coinvolge i suoi uditori: a loro egli ricorda che la
comunione con il Corpo e il Sangue di Cristo li obbliga a offrire assistenza
materiale ai poveri e agli affamati che vivono tra di loro.63 La mensa del
Signore è il luogo dove i credenti riconoscono ed accolgono il povero e il
bisognoso che forse prima avevano ignorato.64 Egli esorta i fedeli di tutti i
tempi a guardare oltre l'altare su cui è offerto il sacrificio eucaristico e a
vedere Cristo nella persona dei poveri ricordando che grazie all'aiuto prestato
ai bisognosi essi possono offrire sull'altare di Cristo un sacrificio gradito a
Dio.65
4. Conclusione
Ogni volta che incontriamo questi nostri Padri - ha scritto il Papa
Giovanni Paolo II a proposito di un altro grande Padre e Dottore, san Basilio
- « ne siamo confermati nella fede e incoraggiati nella speranza ».66 Il XVI
centenario della morte di san Giovanni Crisostomo offre un'occasione assai
propizia per incrementare gli studi su di lui, recuperarne gli insegnamenti e
diffonderne la devozione. Alle varie iniziative e celebrazioni, che vengono
organizzate in occasione di questo XVI centenario, sono spiritualmente pre-
sente con animo grato e beneaugurante. Vorrei anche esprimere il mio desi-
derio ardente che i Padri della Chiesa « nella cui voce risuona la costante
Tradizione cristiana » 67 divengano sempre di più un punto fermo di riferimen-
to per tutti i teologi della Chiesa. Tornare a loro significa risalire alle fonti
62 Cfr Johannes Chrysostomus, In epistulam I ad Corinthos 24, 4 (PG 61, 203). 63 Cfr Johannes Chrysostomus, In epistulam I ad Corinthos 27, 5 (PG 61, 230-231), id., In
Genesim 5, 3 (PG 54, 602-603). 64 Cfr Johannes Chrysostomus, In epistulam I ad Corinthos 27, 5 (PG 61, 230). 65 Cfr Johannes Chrysostomus, In epistulam II ad Corinthos 20, 3 (PG 61, 540). Cfr id., In
epistulam ad Romanos 21, 2-4 (PG 60, 603-607). 66 Cfr Ioannes Paulus II, Patres Ecclesiae, n. 1 (2 gennaio 1980). 67 Cfr Benedictus XVI, Discorso durante l'Udienza generale, 9 novembre 2005.