tula ad Hebraeos cum « plenitudine fidei » (10, 22) arte coniungit « spei con-
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fisicamente con noi, ma sono a noi idealmente uniti. La celebrazione del
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Congregatio pro Episcopis 1071
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Paenitentiaria Apostolica 1073
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Paenitentiaria Apostolica 1075
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Acta Benedicti Pp. XVI 1053
III
Cum Summus Pontifex invisit Valetudinarium Romanum «Sancti Ioannis
Baptistae » in Magliana.*
Cari fratelli e sorelle!
« Andiamo con gioia incontro al Signore ». Queste parole, che abbiamo
ripetuto nel ritornello del Salmo responsoriale, interpretano bene i sentimenti
che occupano il nostro cuore quest'oggi, prima domenica di Avvento. La
ragione per cui possiamo andare avanti con gioia, come ci ha esortato a fare
l'apostolo Paolo, sta nel fatto che è ormai vicina la nostra salvezza. Il Signore
viene! Con questa consapevolezza intraprendiamo l'itinerario dell'Avvento,
preparandoci a celebrare con fede l'evento straordinario del Natale del Si-
gnore. Durante le prossime settimane, giorno dopo giorno, la liturgia offrirà
alla nostra riflessione testi dell'Antico Testamento, che richiamano quel vivo
e costante desiderio che tenne desta nel popolo ebraico l'attesa della venuta
del Messia. Vigili nella preghiera, cerchiamo anche noi di preparare il nostro
cuore ad accogliere il Salvatore che verrà a mostrarci la sua misericordia e a
donarci la sua salvezza.
Proprio perché tempo di attesa, l'Avvento è tempo di speranza ed alla
speranza cristiana ho voluto dedicare la mia seconda Enciclica presentata
l'altro ieri ufficialmente: essa inizia con le parole rivolte da san Paolo ai
cristiani di Roma: «Spe salvi facti sumus - nella speranza siamo stati salva-
ti » (8, 24). Nell'Enciclica scrivo tra l'altro che « noi abbiamo bisogno delle
speranze - più piccole o più grandi - che, giorno per giorno, ci mantengono
in cammino. Ma senza la grande speranza, che deve superare tutto il resto,
esse non bastano. Questa grande speranza può essere solo Dio, che abbraccia
l'universo e che può proporci e donarci ciò che, da soli, non possiamo rag-
giungere ».1 La certezza che solo Dio può essere la nostra salda speranza animi
tutti noi, raccolti stamane in questa casa nella quale si lotta contro la ma-
lattia, sorretti dalla solidarietà. E vorrei profittare della mia visita al vostro
ospedale, gestito dall'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare
Ordine di Malta, per consegnare idealmente l'Enciclica alla comunità cristia-
* Die 1 Decembris 2007. 1 N. 31.