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Acta Francisci Pp. 243
produrre scarti umani. Ottimizzare le risorse significa utilizzarle in modo
etico e solidale e non penalizzare i più fragili.
Al primo posto c'è l'inviolabile dignità di ogni persona umana dal mo-
mento del suo concepimento fino al suo ultimo respiro.2 Non ci sia solo
il denaro a orientare le scelte politiche e amministrative, chiamate a sal-
vaguardare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione italiana, né le
scelte di chi gestisce i luoghi di cura. La crescente povertà sanitaria tra le
fasce più povere della popolazione, dovuta proprio alla difficoltà di accesso
alle cure, non lasci nessuno indifferente e si moltiplichino gli sforzi di tutti
perché i diritti dei più deboli siano tutelati.
La storia della Chiesa italiana conosce tante "locande del buon sama-
ritano", dove i sofferenti hanno ricevuto l'olio della consolazione e il vino
della speranza. Penso in particolare alle numerose istituzioni sanitarie di
ispirazione cristiana. Mentre esprimo ai loro rappresentanti qui presenti
il mio apprezzamento per il bene compiuto, incoraggio a portare avanti
la fantasia della carità propria dei Fondatori. Nei contesti attuali, dove la
risposta alla domanda di salute dei più fragili si rivela sempre più difficile,
non esitate anche a ripensare le vostre opere di carità per offrire un segno
della misericordia di Dio ai più poveri che, con fiducia e speranza, bussano
alle porte delle vostre strutture.
Tra gli scopi che san Giovanni Paolo II ha dato alla Giornata Mondiale
del Malato, oltre alla promozione della cultura della vita, c'è anche quello
« di coinvolgere le diocesi, le comunità cristiane, le famiglie religiose sull'im-
portanza della pastorale sanitaria ».3 Tanti malati sono negli ospedali, ma
molti di più sono nelle case, sempre più soli. Auspico che vengano visitati
con frequenza, perché non si sentano esclusi dalla comunità e possano
sperimentare, per la vicinanza di chi li incontra, la presenza di Cristo
che passa oggi in mezzo ai malati nel corpo e nello spirito. Purtroppo « la
peggior discriminazione di cui soffrono i poveri - e i malati sono poveri di
salute - è la mancanza di attenzione spirituale. […] Hanno bisogno di Dio e
non possiamo tralasciare di offrire loro la sua amicizia, la sua benedizione,
la sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti e la proposta di un cammino
di crescita e di maturazione nella fede ».4
2 Messaggio per la XXV Giornata Mondiale del Malato 2017, 8 dicembre 2016. 3 Lettera al Card. Angelini per l'istituzione della G.M. del Malato, 13 maggio 1992, 2. 4 Esort. ap. Evangelii gaudium, 200.