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accademica delle nuove generazioni è un'esigenza primaria per la vita e lo
sviluppo della società. Ho ascoltato le vostre domande, di cui vi sono grato;
le avevo lette in precedenza e cercherò di dare delle risposte tenendo conto
anche della mia esperienza.
La nostra società è ricca di bene, di azioni di solidarietà e di amore nei
confronti del prossimo: tante persone e tanti giovani, sicuramente anche
tra di voi, sono impegnati nel volontariato e in attività al servizio dei più
bisognosi. E questo è uno dei valori più grandi di cui essere grati e orgo-
gliosi. Però, se ci guardiamo attorno, vediamo che nel mondo ci sono tanti,
troppi segni di inimicizia e di violenza. Come ha giustamente osservato
Giulia, sono presenti molteplici segnali di un "agire violento". Ti ringra-
zio, Giulia, perché il Messaggio per la Giornata della Pace di quest'anno
propone proprio la nonviolenza come stile di vita e di azione politica. In
effetti, stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzi: ci sono conflitti in
molte regioni del pianeta, che minacciano il futuro di intere generazioni.
Come mai la comunità internazionale, con le sue organizzazioni, non riesce
a impedire o a fermare tutto questo? Gli interessi economici e strategici
hanno più peso del comune interesse alla pace? Sicuramente queste sono
domande che trovano spazio nelle aule delle università, e risuonano prima
di tutto nelle nostre coscienze. Ecco: l'università è un luogo privilegiato
in cui si formano le coscienze, in un serrato confronto tra le esigenze del
bene, del vero e del bello, e la realtà con le sue contraddizioni. Un esempio
concreto? L'industria delle armi. Da decenni si parla di disarmo, si sono
attuati anche processi importanti in tal senso, ma purtroppo, oggi, malgrado
tutti i discorsi e gli impegni, molti Paesi stanno aumentando le spese per
gli armamenti. E questa, in un mondo che lotta ancora contro la fame e
le malattie, è una scandalosa contraddizione.
Di fronte a questa drammatica realtà, giustamente voi vi chiedete: quale
dev'essere la nostra risposta? Certamente non un atteggiamento di scorag-
giamento e di sfiducia. Voi giovani, in particolare, non potete permettervi
di essere senza speranza, la speranza è parte di voi stessi. Quando man-
ca la speranza, di fatto manca la vita; e allora alcuni vanno in cerca di
un'esistenza ingannatrice che viene offerta dai mercanti del nulla. Costoro
vendono cose che procurano felicità momentanee e apparenti, ma in realtà
introducono in strade senza uscita, senza futuro, veri labirinti esistenziali.
Le bombe distruggono i corpi, le dipendenze distruggono le menti, le anime,