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Acta Francisci Pp. 281
questo amore: l'amicizia è amicizia ed è il valore più alto che corregge e
migliora tutto il resto, senza bisogno di parlare del motivo.
Forse la più grande tentazione del demonio era questa: insinuare in
Simon Pietro l'idea di non ritenersi degno di essere amico di Gesù perché
lo aveva tradito. Ma il Signore è fedele. Sempre. E rinnova di volta in
volta la sua fedeltà. « Se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può
rinnegare se stesso » ( 2 Tm 2, 13), come dice Paolo al suo figlio nella fede
Timoteo. L'amicizia possiede questa grazia: che un amico che è più fedele
può, con la sua fedeltà, rendere fedele l'altro che non lo è tanto. E se si
tratta di Gesù, Lui più di chiunque altro ha il potere di rendere fedeli i
suoi amici. È in questa fede - la fede in un Gesù amico fedele - che Simon
Pietro viene confermato e inviato a confermarci tutti quanti. In questo
preciso senso si può leggere la triplice missione di pascere le pecore e gli
agnelli. Considerando tutto ciò che la cura pastorale comporta, quello di
rafforzare gli altri nella fede in Gesù, che ci ama come amici, è un elemen-
to essenziale. A questo amore si riferisce Pietro nella sua Prima Lettera:
è una fede in Gesù Cristo che - dice - « amate, pur senza averlo visto, e
ora, senza vederlo, credete in lui », e questa fede ci fa esultare « di gioia
indicibile e gloriosa », sicuri di raggiungere « la meta della (nostra) fede: la
salvezza delle anime » (cfr 1 Pt 1, 7-9).
Tuttavia, sorge una nuova tentazione. Questa volta contro il suo migliore
amico. La tentazione di voler indagare sul rapporto di Gesù con Giovanni,
il discepolo amato. Il Signore lo corregge severamente su questo punto: « A
te che importa? Tu seguimi » ( Gv 21, 22).
* * *
Vediamo come la tentazione è sempre presente nella vita di Simon Pie-
tro. Egli ci mostra in prima persona come progredisce la fede confessando
e lasciandosi mettere alla prova. E mostrando altresì che anche il peccato
stesso entra nel progresso della fede. Pietro ha commesso il peggiore pec-
cati - rinnegare il Signore - e tuttavia lo hanno fatto Papa. È importante
per un sacerdote saper inserire le proprie tentazioni e i propri peccati
nell'ambito di questa preghiera di Gesù perché non venga meno la nostra
fede, ma maturi e serva a rafforzare a sua volta la fede di coloro che ci
sono stati affidati.