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170 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
172 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
174 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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188 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 189
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Congregatio de Causis Sanctorum 191
192 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
194 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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II
Occasione celebrationis II Vesperarum in Festo Conversionis Sancti Pauli
Apostoli, Hebdomada Orationis pro Unitate Christianorum exeunte.**
« Io sono il più piccolo tra gli apostoli […] perché ho perseguitato la
Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua gra-
zia in me non è stata vana ».1 L'apostolo Paolo così riassume il significato
della sua conversione. Essa, avvenuta dopo il folgorante incontro con Gesù
Risorto2 sulla strada da Gerusalemme a Damasco, non è prima di tutto un
cambiamento morale, ma un'esperienza trasformante della grazia di Cristo,
e al tempo stesso la chiamata ad una nuova missione, quella di annunciare
a tutti quel Gesù che prima perseguitava perseguitando i suoi discepoli. In
quel momento, infatti, Paolo comprende che tra il Cristo vivente in eterno e
i suoi seguaci esiste un'unione reale e trascendente: Gesù vive ed è presente
in loro ed essi vivono in Lui. La vocazione ad essere apostolo si fonda non
sui meriti umani di Paolo, che si considera « infimo » e « indegno », ma sulla
bontà infinita di Dio, che lo ha scelto e gli ha affidato il ministero.
Una simile comprensione di quanto accaduto sulla via di Damasco è
testimoniata da san Paolo anche nella Prima Lettera a Timoteo: « Rendo
grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi
ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero
un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata mi-
sericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia
del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è
in Cristo Gesù ».3 La sovrabbondante misericordia di Dio è la ragione unica
sulla quale si fonda il ministero di Paolo, ed è allo stesso tempo ciò che
l'Apostolo deve annunciare a tutti.
L'esperienza di san Paolo è simile a quella delle comunità alle quali l'a-
postolo Pietro indirizza la sua Prima Lettera. San Pietro si rivolge ai mem-
bri di comunità piccole e fragili, esposte alla minaccia della persecuzione,
* Die 25 Ianuarii 2016. 1 1 Cor 15, 9-10. 2 Cfr 1 Cor 9, 1. 3 1, 12-14.