professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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l'attende. Ci sia sempre vicino, ci indichi con sempre più forza il cammino che
porta a Cristo via verità e vita. Ci stimoli a volare alto. Sempre più in alto. E
preghi sempre per noi.
Grazie per questa bella testimonianza di un giovane sacerdote che va con i
giovani, li accompagna, come lei ha detto, e aiuta ad andare con Cristo, con
Gesù. Cosa dire? Noi sappiamo tutti come è difficile per un giovane di oggi
vivere da cristiano. Il contesto culturale, il contesto mediatico, offre tutt'al-
tro che la strada verso Cristo. Sembra proprio rendere impossibile vedere
Cristo come centro della vita e vivere la vita come Gesù ci mostra. Tuttavia,
mi sembra anche che molti sentono sempre di più l'insufficienza di tutte
queste offerte, di questo stile di vita che alla fine lascia vuoti.
In questo senso, mi sembra proprio che le letture della liturgia di oggi,
quella del Deuteronomio 1 e il brano evangelico di Luca,2 rispondano a quan-
to, in sostanza, dovremmo dire ai giovani e sempre di nuovo a noi stessi.
Come lei hai detto, la sincerità è fondamentale. I giovani devono sentire che
non diciamo parole non vissute da noi stessi, ma parliamo perché abbiamo
trovato e cerchiamo di trovare ogni giorno di nuovo la verità in quanto verità
per la mia vita. Solo se siamo in questo cammino, se cerchiamo di assimilare
noi stessi a questa vita e di assimilare la nostra vita a quella del Signore,
allora anche le parole possono essere credibili e avere una logica visibile e
convincente. Ritorna oggi questa grande regola fondamentale non solo per la
Quaresima, ma per tutta la vita cristiana: scegli la vita. Hai davanti a te
morte e vita: scegli la vita. E mi sembra che la risposta sia naturale. Sono solo
pochi a nutrire profondamente una volontà di distruzione, di morte, a non
volere più l'essere, la vita, perché è tutto contraddittorio per loro. Purtroppo,
però, si tratta di un fenomeno che si allarga. Con tutte le contraddizioni, le
false promesse, alla fine la vita appare contraddittoria, non è più un dono ma
una condanna e cosı̀ c'è chi vuole più la morte che la vita. Ma normalmente
l'uomo risponde: sı̀, voglio la vita.
La questione resta però quella di come trovare la vita, di che cosa sce-
gliere, di come scegliere la vita. E le offerte che normalmente vengono fatte le
conosciamo: andare in discoteca, prendere tutto quanto è possibile, conside-
rare la libertà come il fare tutto quanto è possibile, tutto quanto viene in
mente in un determinato momento. Ma sappiamo invece - e possiamo mo-
1 30, 15-20. 2 9, 22-25.