professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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strarlo - che questa strada è una strada di menzogna, perché alla fine non si
trova la vita ma si trova realmente l'abisso del niente. Scegli la vita. La stessa
lettura dice: Dio è la tua vita, tu hai scelto la vita e tu hai fatto la scelta: Dio.
Questo mi sembra fondamentale. Solo cosı̀ il nostro orizzonte è sufficiente-
mente largo e solo cosı̀ siamo alla fonte della vita, che è più forte della morte,
di tutte le minacce della morte. Quindi, la scelta fondamentale è questa qui
indicata: scegli Dio. Bisogna capire che chi va sulla strada senza Dio, si trova
alla fine nell'oscuro, anche se possono esserci momenti in cui sembra di aver
trovato la vita.
Poi un ulteriore passo è come trovare Dio, come scegliere Dio. Qui arri-
viamo al Vangelo di Luca: Dio non è un ignoto, un'ipotesi forse del primo
inizio del cosmo. Dio ha carne e ossa. È uno di noi. Lo conosciamo con il suo
volto, con il suo nome. È Gesù Cristo che ci parla nel Vangelo. È uomo e Dio.
Ed essendo Dio, ha scelto l'uomo per rendere possibile a noi la scelta di Dio.
Quindi bisogna entrare nella conoscenza e poi nell'amicizia di Gesù per cam-
minare con Lui.
Mi sembra che questo sia il punto fondamentale nella nostra cura pasto-
rale per i giovani, per tutti ma soprattutto per i giovani: attirare l'attenzione
sulla scelta di Dio, che è la vita. Sul fatto che Dio c'è. E c'è in modo molto
concreto. E insegnare l'amicizia con Gesù Cristo.
C'è anche un altro passo. Questa amicizia con Gesù non è un'amicizia con
una persona irreale, con qualcuno che appartiene al passato o che sta lontano
dagli uomini, alla destra di Dio. Egli è presente nel suo corpo, che è ancora un
corpo in carne e ossa: è la Chiesa, la comunione della Chiesa. Dobbiamo
costruire e rendere più accessibili comunità che riflettono, che sono lo spec-
chio della grande comunità della Chiesa vitale. Dobbiamo farlo insieme con
l'esperienza vitale della comunità, con tutte le debolezze umane, ma tuttavia
reali, con una strada chiara, e con una solida vita sacramentale, nella quale
possiamo toccare anche ciò che a noi può sembrare cosı̀ lontano, la presenza
del Signore. In questo modo possiamo anche imparare i comandamenti, per
ritornare al Deuteronomio. Perché la lettura dice: scegliere Dio vuol dire
scegliere secondo la sua parola, vivere secondo la parola. Per un momento
questo appare un po' positivista, o solo imperativo. Ma il primo dono che ci
dà è quello della sua amicizia. Poi possiamo capire che gli indicatori di strada
sono esplicazioni della realtà di questa nostra amicizia.
Questa, possiamo dire, è una visione generale, quale scaturisce dal con-
tatto con la Sacra Scrittura e la vita della Chiesa di ogni giorno. Poi si traduce