professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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capitalismo selvaggio. Muri che devono crollare e ancora aspettiamo che trionfi il
Cuore immacolato di Maria per poter realizzare anche questa dimensione. Volevo
anche notare come la Madonna non ha avuto paura di parlare dell'inferno e del
paradiso ai bambini di Fátima, che, guarda caso, avevano l'età dei catechismo:
sette, nove e dodici anni. E noi tante volte invece omettiamo questo. Può dirci
qualche cosa in più su questo?
Lei ha parlato giustamente su temi fondamentali della fede, che purtrop-
po appaiono raramente nella nostra predicazione. Nell'enciclica Spe salvi ho
voluto proprio parlare anche sul giudizio ultimo, sul giudizio in generale, e in
questo contesto anche su purgatorio, inferno e paradiso. Penso che noi tutti
siamo ancora sempre colpiti dall'obiezione dei marxisti, secondo cui i cristiani
hanno solo parlato dell'aldilà e hanno trascurato la terra. Cosı̀ noi vogliamo
dimostrare che realmente ci impegniamo per la terra e non siamo persone che
parlano di realtà lontane, che non aiutano la terra. Ora, benché sia giusto
mostrare che i cristiani lavorano per la terra - e noi tutti siamo chiamati a
lavorare perché questa terra sia realmente una città per Dio e di Dio - non
dobbiamo dimenticare l'altra dimensione. Senza tenerne conto, non lavoria-
mo bene per la terra. Mostrare questo è stato uno degli scopi fondamentali
per me nello scrivere l'enciclica. Quando non si conosce il giudizio di Dio, non
si conosce la possibilità dell'inferno, del fallimento radicale e definitivo della
vita, non si conosce la possibilità e la necessità della purificazione. Allora
l'uomo non lavora bene per la terra perché perde alla fine i criteri, non
conosce più se stesso, non conoscendo Dio, e distrugge la terra. Tutte le
grandi ideologie hanno promesso: noi prenderemo in mano le cose, non tra-
scureremo più la terra, creeremo il mondo nuovo, giusto, corretto, fraterno.
Invece, hanno distrutto il mondo. Lo vediamo con il nazismo, lo vediamo
anche con il comunismo, che hanno promesso di costruire il mondo cosı̀ come
avrebbe dovuto essere e, invece, hanno distrutto il mondo.
Nelle visite ad limina dei vescovi di Paesi ex comunisti, vedo sempre di
nuovo come in quelle terre siano rimasti distrutti non solo il pianeta, l'eco-
logia, ma soprattutto e più gravemente le anime. Ritrovare la coscienza, la
mente umana illuminata dalla presenza di Dio, è il primo lavoro di riedifica-
zione della terra. Questa è l'esperienza comune di quei Paesi. La riedificazione
della terra, rispettando il grido di sofferenza di questo pianeta, si può realiz-
zare soltanto ritrovando nell'anima Dio, con gli occhi aperti verso Dio.
Perciò lei ha ragione: dobbiamo parlare di tutto questo proprio per re-
sponsabilità verso la terra, verso gli uomini che oggi vivono. Dobbiamo par-