professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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Santità, della sua attenzione, e se mi permette, anche con il consenso dei con-
fratelli, oltreché da sacerdote di questo presbiterio anche da artista dilettante,
vorrei accompagnare quanto detto donandole un'icona del Cristo alla colonna,
immagine di quell'umanità sofferente e umiliata che il Verbo ha voluto assumere
non solo sino all'Ecce homo, ma fino alla morte di Croce, e al contempo
immagine attuale della Chiesa corpo mistico del Cristo, sovente ferita dal-
l'arroganza del male, ma chiamata dal suo Signore, ad abbracciare il peccato
del mondo per redimerlo con il suo sacrificarsi con Gesù. Grazie, Padre Santo,
e grazie anche ai miei confratelli. Tutti loro, ogni giorno più di me e meglio di
me, sono impegnati a mostrare al mondo con la propria testimonianza di vita
il volto attuale del Maestro. Se è vero, come lo è, che chi ha visto il Figlio ha
visto il Padre, cosı̀ chi vede noi, sua Chiesa, possa vedere il Cristo.
Grazie per questo bellissimo dono. Sono grato che non abbiamo soltanto
parole, ma anche immagini. Vediamo che anche oggi dalla meditazione
cristiana nascono nuove immagini, rinasce la cultura cristiana, l'iconografia
cristiana. Sı̀, viviamo nell'inflazione delle parole, delle immagini. Quindi è
difficile creare spazio per la parola e l'immagine. Mi sembra che proprio nella
situazione del nostro mondo, che conosciamo tutti, anche nella nostra soffe-
renza, nella sofferenza di ognuno, il tempo della Quaresima guadagna un
nuovo significato. Certo il digiuno corporale, per un certo tempo considerato
non più alla moda, oggi appare a tutti come necessario. Non è difficile capire
che dobbiamo digiunare. A volte ci troviamo anche di fronte a certe esage-
razioni dovute ad un ideale di bellezza sbagliato. Ma in ogni caso il digiuno
corporale è una cosa importante perché siamo corpo e anima e la disciplina
del corpo, la disciplina anche materiale, è importante per la vita spirituale
che è sempre vita incarnata in una persona che è corpo e anima.
Questa è una dimensione. Oggi crescono e si manifestano altre dimensioni.
Mi sembra che il tempo della Quaresima potrebbe proprio essere anche un
tempo di digiuno dalle parole e dalle immagini. Abbiamo bisogno di un po' di
silenzio, abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente
delle immagini. In questo senso, rendere accessibile e comprensibile oggi il
significato di quaranta giorni di disciplina esteriore e interiore è molto im-
portante per aiutarci a capire che una dimensione della nostra Quaresima, di
questa disciplina corporale e spirituale, è crearci spazi di silenzio e, anche
senza immagini, riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera.
Mi sembra promettente che anche oggi si veda che c'è una rinascita dell'arte
cristiana, sia di una musica meditativa - quella che per esempio è nata a