professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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sario per riscoprire l'immagine, cioè le immagini fondamentali che esprimono
la presenza di Dio nella carne.
Questa è una dimensione fondamentale dell'educazione alla fede, al vero
umanesimo, che cerchiamo in questo tempo a Roma. Siamo tornati a risco-
prire l'icona con le sue regole molto severe, senza le bellezze rinascimentali. E
cosı̀ possiamo anche noi rientrare in un cammino di riscoperta umile delle
grandi immagini, verso una sempre nuova liberazione dalle troppe parole,
dalle troppe immagini, per riscoprire le immagini essenziali che sono neces-
sarie per noi. Dio stesso ci ha mostrato la sua immagine e noi possiamo
ritrovare questa immagine con una profonda meditazione della parola che
fa rinascere le immagini.
Allora, preghiamo il Signore che ci aiuti in questo cammino di vera edu-
cazione, di rieducazione alla fede, che è sempre non solo un ascoltare ma
anche un vedere.
(Don Paul Chungat, vicario parrocchiale di San Giuseppe Cottolengo). Mi
chiamo don Chungat, indiano, attualmente vicario della parrocchia di San Giu-
seppe a Valle Aurelia. Vorrei ringraziarla per l'opportunità che mi ha dato di
servire nella diocesi di Roma per tre anni. Questo è stato per me, per i miei studi,
un grande aiuto, cosı̀ come credo che lo sia per tutti i sacerdoti studenti che
restano a Roma. Ormai è arrivato il tempo di tornare alla mia diocesi in India
dove i cattolici sono solo l'uno per cento mentre il novantanove per cento sono non
cristiani. La cosa che in questi giorni mi ha dato da pensare molto è la situazione
dell'evangelizzazione missionaria nella mia patria. Nella recente nota della Con-
gregazione per la Dottrina della Fede ci sono alcune parole difficili da capire nel
campo del dialogo interreligioso. Ad esempio al numero 10 c'è scritto « pienezza
della salvezza », e nella parte introduttiva si legge « necessità di incorporazione
formale nella Chiesa ». Si tratta di concetti difficili da far capire quando io
porterò queste cose in India e dovrò parlare ai miei amici induisti e ai fedeli
di altre religioni. La mia domanda è: pienezza della salvezza va intesa in senso
qualitativo o in senso quantitativo? Se quantitativo c'è un po' di difficoltà. Il
Concilio Vaticano II dice che c'è possibilità di un seme di luce anche nelle altre
fedi. Se in senso qualitativo, oltre alla storicità e alla pienezza della fede, quali
sono le altre cose per mostrare l'unicità della nostra fede riguardo al dialogo
interreligioso?
Grazie per questo intervento. Lei sa bene che per l'ampiezza delle sue
domande ci sarebbe bisogno di un semestre di teologia! Cercherò di essere
breve. Lei conosce la teologia, ci sono grandi maestri e tanti libri. Innanzi-