96 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
98 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
100 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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132 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
134 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
136 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
138 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
140 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
142 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
144 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
146 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
148 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
150 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
152 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
154 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
156 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
158 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
160 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
162 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
164 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
166 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
168 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
170 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
172 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
174 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
176 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
178 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
180 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
182 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
184 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
186 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 187
188 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 189
190 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 191
192 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
194 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 127
II
Ad Sodales Motus Christiani Opificum.*
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Vi accolgo con piacere e ringrazio il Presidente per le parole che mi
ha indirizzato. Rivolgo un fraterno benvenuto ai Pastori che hanno voluto
essere presenti con voi, e alcuni di loro venendo anche da lontano. Saluto
tutti voi e ringrazio i due rappresentanti, Maria e Giovanni, per le testi-
monianze che hanno scritto.
Nella sua testimonianza, Maria accennava alla vostra vocazione, par-
lando di « vocazione del lavoro ». È vero: il lavoro è una vocazione, perché
nasce da una chiamata che Dio rivolse fin dal principio all'uomo, perché
« coltivasse e custodisse » la casa comune.1 Così, nonostante il male che ha
corrotto il mondo e anche l'attività umana, « nel lavoro libero, creativo,
partecipativo e solidale l'essere umano esprime e accresce la dignità della
propria vita ».2 Come possiamo rispondere bene a questa vocazione, che ci
chiama ad imitare attivamente l'instancabile opera del Padre e di Gesù
che, dice il Vangelo, « agiscono sempre »? 3
Vorrei suggerirvi tre parole, che possono aiutarci. La prima è educa-
zione. Educare significa « trarre fuori ». È la capacità di estrarre il meglio
dal proprio cuore. Non è solo insegnare qualche tecnica o impartire delle
nozioni, ma rendere più umani noi stessi e la realtà che ci circonda. E
questo vale in modo particolare per il lavoro: occorre formare a un nuovo
« umanesimo del lavoro ». Perché viviamo in un tempo di sfruttamento dei
lavoratori; in un tempo, dove il lavoro non è proprio al servizio della dignità
della persona, ma è il lavoro schiavo. Dobbiamo formare, educare ad un
nuovo umanesimo del lavoro, dove l'uomo, e non il profitto, sia al centro;
dove l'economia serva l'uomo e non si serva dell'uomo.
Un altro aspetto è importante: educare aiuta a non cedere agli inganni
di chi vuol far credere che il lavoro, l'impegno quotidiano, il dono di sé
* Die 16 Ianuarii 2016. 1 Cfr Gen 2, 15. 2 Esort. ap. Evangelii gaudium, 192. 3 Cfr Gv 5, 17.