professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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collaborazione e alla comunione.1 Questa unità-duale dell'uomo e della donna
si basa sul fondamento della dignità di ogni persona, creata a immagine e
somiglianza di Dio, il quale «maschio e femmina li creò »,2 evitando tanto una
uniformità indistinta e una uguaglianza appiattita e impoverente quanto una
differenza abissale e conflittuale.3 Questa unità duale porta con sé, iscritta nei
corpi e nelle anime, la relazione con l'altro, l'amore per l'altro, la comunione
inter-personale che indica « che nella creazione dell'uomo è stata iscritta an-
che una certa somiglianza della comunione divina ».4 Quando, pertanto, l'uo-
mo o la donna pretendono di essere autonomi e totalmente auto-sufficienti,
rischiano di restare rinchiusi in un'auto-realizzazione che considera come
conquista di libertà il superamento di ogni vincolo naturale, sociale o religio-
so, ma che di fatto li riduce a una solitudine opprimente. Per favorire e
sostenere la reale promozione della donna e dell'uomo non si può non tener
conto di questa realtà.
Occorre certamente una rinnovata ricerca antropologica che, sulla base
della grande tradizione cristiana, incorpori i nuovi progressi della scienza e il
dato delle odierne sensibilità culturali, contribuendo in tal modo ad appro-
fondire non solo l'identità femminile ma anche quella maschile, essa pure
oggetto non raramente di riflessioni parziali e ideologiche. Di fronte a correnti
culturali e politiche che cercano di eliminare, o almeno di offuscare e confon-
dere, le differenze sessuali iscritte nella natura umana considerandole una
costruzione culturale, è necessario richiamare il disegno di Dio che ha creato
l'essere umano maschio e femmina, con un'unità e allo stesso tempo una
differenza originaria e complementare. La natura umana e la dimensione
culturale si integrano in un processo ampio e complesso che costituisce la
formazione della propria identità, dove entrambe le dimensioni, quella fem-
minile e quella maschile, si corrispondono e si completano.
Aprendo i lavori della V Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-Ame-
ricano e dei Caraibi, nel maggio dello scorso anno in Brasile, ho avuto modo di
ricordare come persista ancora una mentalità maschilista, che ignora la no-
vità del cristianesimo, il quale riconosce e proclama l'uguale dignità e respon-
sabilità della donna rispetto all'uomo. Ci sono luoghi e culture dove la donna
viene discriminata o sottovalutata per il solo fatto di essere donna, dove si fa
1 Cfr n. 6. 2 Gn 1, 27. 3 Cfr Giovanni Paolo II, Lettera alle donne, 8. 4 N. 7.