professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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Allo stesso tempo vi incoraggio a continuare e a rinnovare la vostra
missione fra i poveri e con i poveri. Non mancano purtroppo nuove cause
di povertà e di emarginazione in un mondo segnato da gravi squilibri econo-
mici e ambientali, da processi di globalizzazione guidati dall'egoismo più che
dalla solidarietà, da conflitti armati devastanti ed assurdi. Come ho avuto
modo di ribadire ai Vescovi latinoamericani riuniti al Santuario di Aparecida,
« la opzione preferenziale per i poveri è implicita nella fede cristologica in quel
Dio che per noi si è fatto povero, per arricchirci con la sua povertà ».3 È quindi
naturale che chi vuol essere veramente compagno di Gesù, ne condivida
realmente l'amore per i poveri. Per noi la scelta dei poveri non è ideologica,
ma nasce dal Vangelo. Innumerevoli e drammatiche sono le situazioni di
ingiustizia e di povertà nel mondo di oggi, e se bisogna impegnarsi a com-
prenderne e a combatterne la cause strutturali, occorre anche saper scendere
a combattere fin nel cuore stesso dell'uomo le radici profonde del male, il
peccato che lo separa da Dio, senza dimenticare di venire incontro ai bisogni
più urgenti nello spirito della carità di Cristo. Raccogliendo e sviluppando
una delle ultime lungimiranti intuizioni del Padre Arrupe, la vostra Compa-
gnia continua a impegnarsi in modo meritorio nel servizio per i rifugiati, che
spesso sono i più poveri fra i poveri e che hanno bisogno non solo del soccorso
materiale, ma anche di quella più profonda vicinanza spirituale, umana e
psicologica che è più propria del vostro servizio.
Un'attenzione specifica vi invito infine a riservare a quel ministero degli
Esercizi Spirituali che fin dalle origini è stato caratteristico della vostra
Compagnia. Gli Esercizi sono la fonte della vostra spiritualità e la matrice
delle vostre Costituzioni, ma sono anche un dono che lo Spirito del Signore ha
fatto alla Chiesa intera: sta a voi continuare a farne uno strumento prezioso
ed efficace per la crescita spirituale delle anime, per la loro iniziazione alla
preghiera, alla meditazione, in questo mondo secolarizzato in cui Dio sembra
essere assente. Proprio nella settimana scorsa ho profittato anch'io degli
Esercizi Spirituali, insieme con i miei più stretti collaboratori della Curia
Romana, sotto la guida di un vostro esimio confratello, il Card. Albert Van-
hoye. In un tempo come quello odierno, in cui la confusione e la molteplicità
dei messaggi, la rapidità dei cambiamenti e delle situazioni, rende partico-
larmente difficile ai nostri contemporanei mettere ordine nella propria vita e
rispondere con decisione e con gioia alla chiamata che il Signore rivolge a
ognuno di noi, gli Esercizi Spirituali rappresentano una via e un metodo
3 2 Cor 8, 9.