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di clausura, cosa devo fare? ». Pensate a santa Teresa del Bambin Gesù,
patrona delle missioni, che con il suo cuore ardente era prossima, e le
lettere che riceveva dai missionari la facevano più prossima alla gente.
Prossimità. Diventare consacrati non significa salire uno, due, tre scalini
nella società. È vero, tante volte sentiamo i genitori: « Sa Padre, io ho una
figlia suora, io ho un figlio frate! ». E lo dicono con orgoglio. Ed è vero!
È una soddisfazione per i genitori avere i figli consacrati, questo è vero.
Ma per i consacrati non è uno status di vita che mi fa guardare gli altri
così [con distacco]. La vita consacrata mi deve portare alla vicinanza con
la gente: vicinanza fisica, spirituale, conoscere la gente. « Ah sì Padre,
nella mia comunità la superiora ci ha dato il permesso di uscire, andare
nei quartieri poveri con la gente… - « E nella tua comunità, ci sono suore
anziane? » - « Sì, sì… C'è l'infermeria, al terzo piano » - « E quante volte al
giorno tu vai a trovare le tue suore, le anziane, che possono essere tua
mamma o tua nonna? » - « Ma, sa Padre, io sono molto impegnata nel lavoro
e non ce la faccio ad andare… ». Prossimità! Qual è il primo prossimo di
un consacrato o di una consacrata? Il fratello o la sorella della comunità.
Questo è il vostro primo prossimo. E anche una prossimità carina, buona,
con amore. Io so che nelle vostre comunità mai si chiacchiera, mai, mai…
Un modo di allontanarsi chiacchiere. Sentite bene: non le chiacchiere, il
terrorismo delle chiacchiere. Perché chi chiacchiera è un terrorista. È un
terrorista dentro la propria comunità, perché butta come una bomba la
parola contro questo, contro quello, e poi se va tranquillo. Distrugge! Chi
fa questo distrugge, come una bomba, e lui si allontana. Questa, l'apostolo
Santiago diceva che era la virtù forse più difficile, la virtù umana e spiri-
tuale più difficile da avere, quella di dominare la lingua. Se ti viene di dire
qualcosa contro un fratello o una sorella, buttare una bomba di chiacchiera,
morditi la lingua! Forte! Terrorismo nelle comunità, no! « Ma Padre se c'è
qualcosa, un difetto, qualcosa da correggere? ». Tu lo dici alla persona: tu
hai questo atteggiamento che mi dà fastidio, o non sta bene. O se non è
conveniente - perché alle volte non è prudente - tu lo dici alla persona
che può rimediare, che può risolvere il problema e a nessun altro. Capito?
Le chiacchiere non servono. « Ma in capitolo? ». Lì sì! In pubblico, tutto
quello che senti che devi dire; perché c'è la tentazione di non dire le cose
in capitolo, e poi di fuori: « Hai visto la priora? Hai visto la badessa? Hai