professionem. Expleto praescripto curriculo, ordinationem suscepit sacerdo-
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cezione della vita di ampi settori della società. Il passato appare, cosı̀, solo
infatti che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo
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dato dal Padre, il quale in Lui prima della fondazione del mondo ci ha eletti e
ci ha predestinati ad essere adottati come figli... Perciò Cristo, per adempiere
la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli e ce ne ha
rivelato il mistero, e con la sua obbedienza ha operato la redenzione ».4 E
Gesù si scelse, come stretti collaboratori nel ministero messianico, dei disce-
poli già nella vita pubblica, durante la predicazione in Galilea. Ad esempio, in
occasione della moltiplicazione dei pani, quando disse agli Apostoli: « Date
loro voi stessi da mangiare »,5 stimolandoli cosı̀ a farsi carico del bisogno delle
folle, a cui voleva offrire il cibo per sfamarsi, ma anche rivelare il cibo « che
dura per la vita eterna ».6 Era mosso a compassione verso la gente, perché
mentre percorreva le città ed i villaggi, incontrava folle stanche e sfinite,
« come pecore senza pastore ».7 Da questo sguardo di amore sgorgava il suo
invito ai discepoli: « Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi
operai nella sua messe »,8 e inviò i Dodici prima « alle pecore perdute della
casa d'Israele », con precise istruzioni. Se ci soffermiamo a meditare questa
pagina del Vangelo di Matteo, che viene solitamente chiamata « discorso
missionario », notiamo tutti quegli aspetti che caratterizzano l'attività mis-
sionaria di una comunità cristiana, che voglia restare fedele all'esempio e
all'insegnamento di Gesù. Corrispondere alla chiamata del Signore comporta
affrontare con prudenza e semplicità ogni pericolo e persino le persecuzioni,
giacché « un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo
padrone ».9 Diventati una cosa sola con il Maestro, i discepoli non sono più soli
ad annunciare il Regno dei cieli, ma è lo stesso Gesù ad agire in essi: « Chi
accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha manda-
to ».10 Ed inoltre, come veri testimoni, « rivestiti di potenza dall'alto »,11 essi
predicano « la conversione e il perdono dei peccati » 12 a tutte le genti.
3. Proprio perché inviati dal Signore, i Dodici prendono il nome di « apo-
stoli », destinati a percorrere le vie del mondo annunciando il Vangelo come
testimoni della morte e risurrezione di Cristo. Scrive san Paolo ai cristiani di
4 Cost. dogm. Lumen gentium, 3. 5 Mt 14, 16. 6 Gv 6, 27. 7 Cfr Mt 9, 36. 8 Mt 9, 38. 9 Mt 10, 24. 10 Mt 10, 40. 11 Lc 24, 49. 12 Lc 24, 47.