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Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73
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non solo ai cattolici, ma a tutti gli uomini e le donne di buona volontà la
singolare figura di Maria come modello e paradigma della nuova umanità
redenta da Cristo: « Vi è da sperare - egli affermava - che tutti coloro
che mediteranno i gloriosi esempi di Maria abbiano a persuadersi sempre
meglio del valore della vita umana [...] e che sia posto dinanzi agli occhi di
tutti in modo luminosissimo a quale eccelso fine le anime e i corpi siano
destinati; che infine la fede nella corporea Assunzione di Maria al Cielo renda
più ferma e più operosa la fede nella nostra risurrezione ».1 Ritengo quanto
mai attuali questi auspici, e anch'io invito tutti voi a lasciarvi guidare da
Maria per essere annunciatori e testimoni della speranza che scaturisce dalla
contemplazione dei Misteri di Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza.
Maria, infatti, come insegna il Concilio Vaticano II nella Costituzione
dogmatica Lumen gentium, è segno di speranza certa e di consolazione per
il Popolo di Dio pellegrino nella storia: « La madre di Gesù, come in cielo,
glorificata ormai nel corpo e nell'anima, è l'immagine e la primizia della
Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell'età futura, cosı̀ sulla terra
brilla come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di
Dio in cammino, fino a quando non verrà il giorno del Signore2 ».3 Nella
Lettera Enciclica Spe salvi, dedicata alla speranza cristiana, non potevo
non richiamare il particolare ruolo di Maria nel sostenere e guidare il cammi-
no dei credenti verso la patria del Cielo. Mi sono rivolto a lei, invocandola
come Stella della speranza per la Chiesa e per tutta l'umanità.4 Maria è la
stella splendente di luce e di bellezza, che annuncia e anticipa il nostro futuro,
la condizione definitiva a cui Dio, Padre ricco di misericordia, ci chiama.
I Padri e i Dottori della Chiesa, facendosi eco anche del comune sentire dei
fedeli e riflettendo su ciò che la liturgia celebrava, hanno proclamato il sin-
golare privilegio di Maria, hanno illustrato la sua luminosa bellezza, che
sostiene e nutre la nostra speranza.
San Giovanni Damasceno, che dedicò all'Assunzione di Maria tre magni-
fici Sermoni, tenuti a Gerusalemme intorno all'anno 740 presso quella che la
tradizione indica come la Tomba di Maria, cosı̀ afferma: « La tua anima,
infatti, non discese agli inferi; la tua carne non vide la corruzione. Il tuo
corpo immacolato e totalmente bello non rimase nella terra, al contrario,
1 Munificentissimus Deus: AAS 42, 1950, 753-771. 2 Cfr. 2 Pt 3, 10. 3 N. 68. 4 Cfr. n. 49.