ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove

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 Acta Benedicti Pp. XVI 41

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale44

 Acta Benedicti Pp. XVI 45

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale46

 Acta Benedicti Pp. XVI 47

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale48

 Acta Benedicti Pp. XVI 49

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale52

 Acta Benedicti Pp. XVI 53

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale54

 Acta Benedicti Pp. XVI 55

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale56

 Acta Benedicti Pp. XVI 57

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale58

 Acta Benedicti Pp. XVI 59

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale60

 Acta Benedicti Pp. XVI 61

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale62

 Acta Benedicti Pp. XVI 63

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale64

 Acta Benedicti Pp. XVI 65

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale66

 Congregatio de Causis Sanctorum 67

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale68

 Congregatio de Causis Sanctorum 69

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale70

 Congregatio pro Episcopis 71

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale72

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale74

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 75

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale76

 Diarium Romanae Curiae 77

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale78

 Diarium Romanae Curiae 79

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale80

 Diarium Romanae Curiae 81

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale82

 Diarium Romanae Curiae 83

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale84

 Diarium Romanae Curiae 85

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale86

Acta Benedicti Pp. XVI 31

non sono affatto in concorrenza con la fede, ma non riescono a spiegare il

senso ultimo della realtà. Nella bellezza del mondo, nel suo mistero, nella sua

grandezza e nella sua razionalità non possiamo non leggere la razionalità

eterna, e non possiamo fare a meno di farci guidare da essa fino all'unico

Dio, creatore del cielo e della terra. Se avremo questo sguardo, vedremo che

Colui che ha creato il mondo e Colui che è nato in una grotta a Betlemme e

continua ad abitare in mezzo a noi nell'Eucaristia, sono lo stesso Dio vivente,

che ci interpella, ci ama, vuole condurci alla vita eterna.

Erode, gli esperti delle Scritture, la stella. Ma seguiamo il cammino dei

Magi che giungono a Gerusalemme. Sopra la grande città la stella sparisce,

non si vede più. Che cosa significa? Anche in questo caso dobbiamo leggere il

segno in profondità. Per quegli uomini era logico cercare il nuovo re nel

palazzo reale, dove si trovavano i saggi consiglieri di corte. Ma, probabilmen-

te con loro stupore, dovettero costatare che quel neonato non si trovava nei

luoghi del potere e della cultura, anche se in quei luoghi venivano offerte loro

preziose informazioni su di lui. Si resero conto, invece, che, a volte, il potere,

anche quello della conoscenza, sbarra la strada all'incontro con quel Bambi-

no. La stella li guidò allora a Betlemme, una piccola città; li guidò tra i

poveri, tra gli umili, per trovare il Re del mondo. I criteri di Dio sono diffe-

renti da quelli degli uomini; Dio non si manifesta nella potenza di questo

mondo, ma nell'umiltà del suo amore, quell'amore che chiede alla nostra

libertà di essere accolto per trasformarci e renderci capaci di arrivare a Colui

che è l'Amore. Ma anche per noi le cose non sono poi cosı̀ diverse da come lo

erano per i Magi. Se ci venisse chiesto il nostro parere su come Dio avrebbe

dovuto salvare il mondo, forse risponderemmo che avrebbe dovuto manife-

stare tutto il suo potere per dare al mondo un sistema economico più giusto,

in cui ognuno potesse avere tutto ciò che vuole. In realtà, questo sarebbe una

sorta di violenza sull'uomo, perché lo priverebbe di elementi fondamentali

che lo caratterizzano. Infatti, non sarebbero chiamati in causa né la nostra

libertà, né il nostro amore. La potenza di Dio si manifesta in modo del tutto

differente: a Betlemme, dove incontriamo l'apparente impotenza del suo

amore. Ed è là che noi dobbiamo andare, ed è là che ritroviamo la stella

di Dio.

Cosı̀ ci appare ben chiaro anche un ultimo elemento importante della

vicenda dei Magi: il linguaggio del creato ci permette di percorrere un buon

tratto di strada verso Dio, ma non ci dona la luce definitiva. Alla fine, per i

Magi è stato indispensabile ascoltare la voce delle Sacre Scritture: solo esse