Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale986
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1036
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1038
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1040
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1042
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1044
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1046
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1048
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1050
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1052
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1054
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1056
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1058
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1060
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1062
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1064
Congregatio de Causis Sanctorum 1065
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1066
Congregatio de Causis Sanctorum 1067
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1068
Congregatio pro Episcopis 1069
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1070
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1042
V
Ad XXIV Conferentiam Internationalem quam Pontificium Consilium pro Valetu-
dinis Administris promovit.*
Cari fratelli e sorelle!
Sono lieto di incontravi in occasione della XXIV Conferenza Internazio-
nale organizzata dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari su un tema
di grande rilevanza sociale ed ecclesiale: Effatà! La persona sorda nella vita
della Chiesa. Saluto il Presidente del Dicastero, l'Arcivescovo Zygmunt Zi-
mowski, e lo ringrazio per le sue cordiali parole. Il mio saluto si estende al
Segretario ed al nuovo Sotto-Segretario, ai Sacerdoti, ai Religiosi e ai Laici,
agli Esperti e a tutti i presenti. Desidero esprimere il mio apprezzamento e
incoraggiamento per il generoso impegno da voi profuso in questo importante
settore della pastorale.
Numerose, infatti, e delicate sono le problematiche riguardanti le persone
non udenti, che sono state fatte oggetto di attenta riflessione in questi giorni.
Si tratta di una realtà articolata, che spazia dall'orizzonte sociologico a quello
pedagogico, da quello medico e psicologico a quello etico-spirituale e pasto-
rale. Le relazioni degli specialisti, lo scambio di esperienze tra chi opera nel
settore, le testimonianze stesse di non udenti, hanno offerto la possibilità di
un'analisi approfondita della situazione e di formulare proposte e indicazioni
per un'attenzione sempre più adeguata a questi nostri fratelli e sorelle.
La parola «Effatà », posta all'inizio del titolo della Conferenza, richiama
alla mente il noto episodio del Vangelo di Marco,1 che costituisce un para-
digma di come il Signore opera verso le persone non udenti. Gesù prende in
disparte un uomo sordo e muto e, dopo aver compiuto alcuni gesti simbolici,
alza gli occhi al Cielo e gli dice: «Effatà! », cioè: «Apriti! ». In quell'istante,
riferisce l'evangelista, all'uomo fu restituito l'udito, gli si sciolse la lingua e
parlava correttamente. I gesti di Gesù sono colmi di attenzione amorosa ed
esprimono profonda compassione per l'uomo che gli sta davanti: gli manifesta
il suo interessamento concreto, lo toglie dalla confusione della folla, gli fa
sentire la sua vicinanza e comprensione mediante alcuni gesti densi di signi-
ficato. Gli pone le dita negli orecchi e con la saliva gli tocca la lingua. Lo
invita poi a volgere con Lui lo sguardo interiore, quello del cuore, verso il
* Die 20 Novembris 2009. 1 Cfr. 7, 31-37.