Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale986
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1030
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1032
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1034
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1036
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1038
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1040
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1042
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1044
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1046
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1048
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1050
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1052
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1054
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1056
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1058
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1060
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1062
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1064
Congregatio de Causis Sanctorum 1065
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1066
Congregatio de Causis Sanctorum 1067
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1068
Congregatio pro Episcopis 1069
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale1070
Acta Benedicti Pp. XVI 1047
Giudizio Universale, opere eccelse di Michelangelo Buonarroti, che qui ha
lasciato una delle creazioni più straordinarie di tutta la storia dell'arte. Qui
è anche risuonato spesso il linguaggio universale della musica, grazie al genio
di grandi musicisti, che hanno posto la loro arte al servizio della liturgia,
aiutando l'anima ad elevarsi a Dio. Al tempo stesso, la Cappella Sistina è
uno scrigno singolare di memorie, giacché costituisce lo scenario, solenne ed
austero, di eventi che segnano la storia della Chiesa e dell'umanità. Qui, come
sapete, il Collegio dei Cardinali elegge il Papa; qui ho vissuto anch'io, con
trepidazione e assoluta fiducia nel Signore, il momento indimenticabile della
mia elezione a Successore dell'apostolo Pietro.
Cari amici, lasciamo che questi affreschi ci parlino oggi, attirandoci verso
la méta ultima della storia umana. Il Giudizio Universale, che campeggia alle
mie spalle, ricorda che la storia dell'umanità è movimento ed ascensione, è
inesausta tensione verso la pienezza, verso la felicità ultima, verso un oriz-
zonte che sempre eccede il presente mentre lo attraversa. Nella sua dramma-
ticità, però, questo affresco pone davanti ai nostri occhi anche il pericolo della
caduta definitiva dell'uomo, minaccia che incombe sull'umanità quando si
lascia sedurre dalle forze del male. L'affresco lancia perciò un forte grido
profetico contro il male; contro ogni forma di ingiustizia. Ma per i credenti
il Cristo risorto è la Via, la Verità e la Vita. Per chi fedelmente lo segue è la
Porta che introduce in quel « faccia a faccia », in quella visione di Dio da cui
scaturisce senza più limitazioni la felicità piena e definitiva. Michelangelo
offre cosı̀ alla nostra visione l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine della
storia, e ci invita a percorrere con gioia, coraggio e speranza l'itinerario della
vita. La drammatica bellezza della pittura michelangiolesca, con i suoi colori
e le sue forme, si fa dunque annuncio di speranza, invito potente ad elevare lo
sguardo verso l'orizzonte ultimo. Il legame profondo tra bellezza e speranza
costituiva anche il nucleo essenziale del suggestivo Messaggio che Paolo VI
indirizzò agli artisti alla chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, l'8
dicembre 1965: « A voi tutti - egli proclamò solennemente - la Chiesa del
Concilio dice con la nostra voce: se voi siete gli amici della vera arte, voi siete
nostri amici! ».3 Ed aggiunse: «Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di
bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è
ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al
logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell'ammira-
3 Enchiridion Vaticanum, 1, p. 305.