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la soluzione unicamente al libero sviluppo delle forze del mercato. Il mio
Predecessore, domandandosi se un tale sistema economico fosse il modello
da proporre a coloro che cercavano la via del vero progresso economico e
sociale, giunse a una risposta nettamente negativa. Questa non è la via.1
Purtroppo, i rischi paventati da san Giovanni Paolo II si sono ampia-
mente verificati. Tuttavia, nello stesso tempo si sono sviluppati e attuati
tanti sforzi di individui e di istituzioni per risanare i mali prodotti da una
globalizzazione irresponsabile. Madre Teresa di Calcutta, che ho avuto la
gioia di proclamare Santa alcuni mesi fa e che è un simbolo e un'icona
dei nostri tempi, in qualche modo rappresenta e riassume tali sforzi. Lei
si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini della strada,
riconoscendo in ciascuna di esse la dignità data da Dio. Ha accolto ogni
vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata, e ha fatto
sentire la sua voce ai potenti della terra perché riconoscessero i crimini
della povertà creata da loro stessi.2
Questo è il primo atteggiamento che può portare ad una globalizzazione
solidale e cooperativa. Occorre, innanzitutto, che ognuno, personalmente,
non sia indifferente alle ferite dei poveri, ma impari a com-patire con co-
loro che soffrono per le persecuzioni, la solitudine, lo spostamento forzato
o per la separazione dalle loro famiglie; con coloro che non hanno accesso
alle cure sanitarie; con coloro che patiscono la fame, il freddo o il caldo.
Questa compassione farà sì che gli operatori economici e politici pos-
sano usare la loro intelligenza e le loro risorse non solo per controllare
e monitorare gli effetti della globalizzazione, ma anche per aiutare i re-
sponsabili nei diversi ambiti politici - regionali, nazionali e internazionali
- a correggerne l'orientamento ogni volta che sia necessario. La politica
e l'economia, infatti, dovrebbero comprendere l'esercizio della virtù della
prudenza.
La Chiesa è sempre fiduciosa, perché conosce le grandi potenzialità
dell'intelligenza umana che si lascia aiutare e guidare da Dio e anche la
buona volontà di piccoli e grandi, poveri e ricchi, imprenditori e lavoratori.
Pertanto vi incoraggio a portare avanti il vostro impegno, sempre guida-
ti dalla Dottrina sociale della Chiesa, promuovendo una globalizzazione
1 Cfr Centesimus annus, 42. 2 Cfr Omelia per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, 4 settembre 2016.