ACTA APOSTOLICAE SEDIS

 112 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 113

 114 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

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 200 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 201

 202 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio pro Episcopis 203

 204 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Diarium Romanae Curiae 205

 206 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

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la verità dell'uomo quale suo figlio, rigenerato dal Battesimo [...]. Il rifiu-

to della proposta divina, in effetti conduce ad uno squilibrio profondo in

tutte le relazioni umane [...], inclusa quella matrimoniale ».5 È quanto mai

necessario approfondire il rapporto fra amore e verità. « L'amore ha biso-

gno di verità. Solo in quanto è fondato sulla verità l'amore può perdurare

nel tempo, superare l'istante effimero e rimanere saldo per sostenere un

cammino comune. Se l'amore non ha rapporto con la verità, è soggetto

al mutare dei sentimenti e non supera la prova del tempo. L'amore vero

invece unifica tutti gli elementi della nostra persona e diventa una luce

nuova verso una vita grande e piena. Senza verità l'amore non può offrire

un vincolo solido, non riesce a portare l' "io" al di là del suo isolamento,

né a liberarlo dall'istante fugace per edificare la vita e portare frutto ».6

Non possiamo nasconderci che una mentalità diffusa tende ad oscurare

l'accesso alle verità eterne. Una mentalità che coinvolge, spesso in modo

vasto e capillare, gli atteggiamenti e i comportamenti degli stessi cristiani,7

la cui fede viene svigorita e perde la propria originalità di criterio interpre-

tativo e operativo per l'esistenza personale, familiare e sociale. Tale con-

testo, carente di valori religiosi e di fede, non può che condizionare anche

il consenso matrimoniale. Le esperienze di fede di coloro che richiedono il

matrimonio cristiano sono molto diverse. Alcuni partecipano attivamente

alla vita della parrocchia; altri vi si avvicinano per la prima volta; alcuni

hanno una vita di preghiera anche intensa; altri sono, invece, guidati da

un più generico sentimento religioso; a volte sono persone lontane dalla

fede o carenti di fede.

Di fronte a questa situazione, occorre trovare validi rimedi. Un primo

rimedio lo indico nella formazione dei giovani, mediante un adeguato cam-

mino di preparazione volto a riscoprire il matrimonio e la famiglia secondo

il disegno di Dio. Si tratta di aiutare i futuri sposi a cogliere e gustare la

grazia, la bellezza e la gioia del vero amore, salvato e redento da Gesù. La

comunità cristiana alla quale i nubendi si rivolgono è chiamata ad annun-

ciare cordialmente il Vangelo a queste persone, perché la loro esperienza

di amore possa diventare un sacramento, un segno efficace della salvezza.

In questa circostanza, la missione redentrice di Gesù raggiunge l'uomo e la

5 26 gennaio 2013, 2. 6 Enc. Lumen fidei, 27. 7 Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 64.