112 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
114 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
116 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
118 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
120 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
122 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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128 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
130 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
132 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
134 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
136 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
138 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
140 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
142 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
144 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
146 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
148 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
150 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
152 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
154 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
156 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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Congregatio de Causis Sanctorum 171
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Congregatio de Causis Sanctorum 173
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Congregatio de Causis Sanctorum 175
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Congregatio de Causis Sanctorum 177
178 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 179
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Congregatio de Causis Sanctorum 199
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Congregatio de Causis Sanctorum 201
202 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 159
Un aspetto che si dovrà curare in modo particolare è la vita fraterna
in comunità. Essa va alimentata dalla preghiera comunitaria, dalla lettura
orante della Parola, dalla partecipazione attiva ai sacramenti dell'Eucaristia
e della Riconciliazione, dal dialogo fraterno e dalla comunicazione sincera tra
i suoi membri, dalla correzione fraterna, dalla misericordia verso il fratello
o la sorella che pecca, dalla condivisione delle responsabilità. Tutto questo
accompagnato da una eloquente e gioiosa testimonianza di vita semplice
accanto ai poveri e da una missione che privilegi le periferie esistenziali.
Dal rinnovamento della vita fraterna in comunità dipende molto il risultato
della pastorale vocazionale, il poter dire « venite e vedrete »2 e la perseve-
ranza dei fratelli e delle sorelle giovani e meno giovani. Perché quando un
fratello o una sorella non trova sostegno alla sua vita consacrata dentro
la comunità, andrà a cercarlo fuori, con tutto ciò che questo comporta.3
La vocazione, come la stessa fede, è un tesoro che portiamo in vasi di
creta;4 per questo dobbiamo custodirla, come si custodiscono le cose più
preziose, affinché nessuno ci rubi questo tesoro, né esso perda con il passare
del tempo la sua bellezza. Tale cura è compito anzitutto di ciascuno di noi,
che siamo stati chiamati a seguire Cristo più da vicino con fede, speranza
e carità, coltivate ogni giorno nella preghiera e rafforzate da una buona
formazione teologica e spirituale, che difende dalle mode e dalla cultura
dell'effimero e permette di camminare saldi nella fede. Su questo fondamento
è possibile praticare i consigli evangelici e avere gli stessi sentimenti di
Cristo.5 La vocazione è un dono che abbiamo ricevuto dal Signore, il quale
ha posato il suo sguardo su di noi e ci ha amato6 chiamandoci a seguirlo
nella vita consacrata, ed è allo stesso tempo una responsabilità di chi ha
ricevuto questo dono. Con la grazia del Signore, ciascuno di noi è chiamato
ad assumere con responsabilità in prima persona l'impegno della propria
crescita umana, spirituale e intellettuale e, al tempo stesso, a mantenere
viva la fiamma della vocazione. Ciò comporta che a nostra volta teniamo
fisso lo sguardo sul Signore, facendo sempre attenzione a camminare se-
condo la logica del Vangelo e non cedere ai criteri della mondanità. Tante
2 Cfr Gv 1, 39. 3 Cfr La vita fraterna in comunità, 2 febbraio 1994, 32. 4 Cfr 2 Cor 4, 7. 5 Cfr Fil 2, 5. 6 Cfr Mc 10, 21.