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Acta Francisci Pp. 165
vita conosce l'amarezza del fallimento. Si tratta di una speranza che non
delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori (cfr Rm 5,
5) e fa germogliare la vita nuova come la pianta cresce dal seme caduto. In
questa luce ogni nuovo dramma che accade nella storia del mondo diventa
anche scenario di una possibile buona notizia, dal momento che l'amore
riesce sempre a trovare la strada della prossimità e a suscitare cuori capaci
di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire.
La fiducia nel seme del Regno
Per iniziare i suoi discepoli e le folle a questa mentalità evangelica e
consegnare loro i giusti "occhiali" con cui accostarsi alla logica dell'amore
che muore e risorge, Gesù faceva ricorso alle parabole, nelle quali il Re-
gno di Dio è spesso paragonato al seme, che sprigiona la sua forza vitale
proprio quando muore nella terra (cfr Mc 4, 1-34). Ricorrere a immagini e
metafore per comunicare la potenza umile del Regno non è un modo per
ridurne l'importanza e l'urgenza, ma la forma misericordiosa che lascia
all'ascoltatore lo "spazio" di libertà per accoglierla e riferirla anche a se
stesso. Inoltre, è la via privilegiata per esprimere l'immensa dignità del
mistero pasquale, lasciando che siano le immagini - più che i concetti - a
comunicare la paradossale bellezza della vita nuova in Cristo, dove le ostilità
e la croce non vanificano ma realizzano la salvezza di Dio, dove la debolezza
è più forte di ogni potenza umana, dove il fallimento può essere il preludio
del più grande compimento di ogni cosa nell'amore. Proprio così, infatti,
matura e si approfondisce la speranza del Regno di Dio: « Come un uomo
che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme
germoglia e cresce » ( Mc 4, 26-27).
Il Regno di Dio è già in mezzo a noi, come un seme nascosto allo sguardo
superficiale e la cui crescita avviene nel silenzio. Chi ha occhi resi limpidi
dallo Spirito Santo riesce a vederlo germogliare e non si lascia rubare la
gioia del Regno a causa della zizzania sempre presente.
Gli orizzonti dello Spirito
La speranza fondata sulla buona notizia che è Gesù ci fa alzare lo sguardo
e ci spinge a contemplarlo nella cornice liturgica della festa dell'Ascensione.
Mentre sembra che il Signore si allontani da noi, in realtà si allargano gli
orizzonti della speranza. Infatti, ogni uomo e ogni donna, in Cristo, che