Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale906
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale908
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale910
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale912
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale914
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale916
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale918
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale922
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale924
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale928
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale930
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale932
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale936
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Congregatio pro Doctrina Fidei 939
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale940
Congregatio pro Doctrina Fidei 941
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale942
Congregatio de Causis Sanctorum 943
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale944
Congregatio de Causis Sanctorum 945
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale946
Congregatio de Causis Sanctorum 947
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale948
Congregatio de Causis Sanctorum 949
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale950
Congregatio de Causis Sanctorum 951
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale952
Congregatio de Causis Sanctorum 953
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Congregatio de Causis Sanctorum 955
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Congregatio de Causis Sanctorum 957
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Congregatio de Causis Sanctorum 959
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale960
Congregatio de Causis Sanctorum 961
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Congregatio de Causis Sanctorum 963
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale964
Congregatio de Causis Sanctorum 965
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Congregatio de Causis Sanctorum 967
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Congregatio de Causis Sanctorum 969
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Congregatio de Causis Sanctorum 971
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Congregatio de Causis Sanctorum 973
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Congregatio de Causis Sanctorum 975
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Congregatio de Causis Sanctorum 977
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale980
Acta Benedicti Pp. XVI 917
che ne richiama un altro, tratto dal Salmo 2, nel quale il Messia annuncia il
decreto del Signore che dice di lui: « Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato ».8
Da questi testi deriva l'attribuzione a Gesù Cristo del carattere sacerdotale,
non in senso generico, bensı̀ « secondo l'ordine di Melchisedek », vale a dire il
sacerdozio sommo ed eterno, di origine non umana ma divina. Se ogni sommo
sacerdote « è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle
cose che riguardano Dio »,9 solo Lui, il Cristo, il Figlio di Dio, possiede un
sacerdozio che si identifica con la sua stessa Persona, un sacerdozio singolare
e trascendente, da cui dipende la salvezza universale. Questo suo sacerdozio
Cristo l'ha trasmesso alla Chiesa mediante lo Spirito Santo; pertanto la Chiesa
ha in se stessa, in ogni suo membro, in forza del Battesimo, un carattere
sacerdotale. Ma - qui c'è un aspetto decisivo - il sacerdozio di Gesù Cristo
non è più primariamente, rituale, bensı̀ esistenziale. La dimensione del rito
non viene abolita, ma, come appare chiaramente nell'istituzione dell'Eucari-
stia, prende significato dal Mistero pasquale, che porta a compimento i sa-
crifici antichi e li supera. Nascono cosı̀ contemporaneamente un nuovo sacri-
ficio, un nuovo sacerdozio ed anche un nuovo tempio, e tutti e tre coincidono
con il Mistero di Gesù Cristo. Unita a Lui mediante i Sacramenti, la Chiesa
prolunga la sua azione salvifica, permettendo agli uomini di essere risanati
mediante la fede, come il cieco Bartimeo. Cosı̀ la Comunità ecclesiale, sulle
orme del suo Maestro e Signore, è chiamata a percorrere decisamente la
strada del servizio, a condividere fino in fondo la condizione degli uomini e
delle donne del suo tempo, per testimoniare a tutti l'amore di Dio e cosı̀
seminare speranza.
Cari amici, questo messaggio di salvezza la Chiesa lo trasmette coniugan-
do sempre l'evangelizzazione e la promozione umana. Prendiamo ad esempio
la storica Enciclica Populorum progressio: ciò che il Servo di Dio Paolo VI
elaborò in termini di riflessione, i missionari l'hanno realizzato e continuano a
realizzarlo sul campo, promuovendo uno sviluppo rispettoso delle culture
locali e dell'ambiente, secondo una logica che ora, dopo più di 40 anni, appare
l'unica in grado di far uscire i popoli africani dalla schiavitù della fame e delle
malattie. Questo significa trasmettere l'annuncio di speranza secondo una
« forma sacerdotale », cioè vivendo in prima persona il Vangelo, cercando di
tradurlo in progetti e realizzazioni coerenti con il principio dinamico fonda-
mentale, che è l'amore. In queste tre settimane, la Seconda Assemblea Spe-
8 v. 7. 9 Eb 5, 1.