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Congregatio pro Doctrina Fidei 941
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Congregatio de Causis Sanctorum 943
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una chiusura verso Dio e, pertanto, una falsificazione della relazione essen-
ziale che è il fondamento di tutte le altre.
Confessio: comprendere nella luce di Dio le realtà del mondo, il primato di
Dio e infine tutto l'essere umano e le realtà umane, che tendono alla nostra
relazione con Dio. E se questa non è corretta, non arriva al punto voluto da
Dio, non entra nella sua verità, anche tutto il resto non è correggibile perché
nascono di nuovo tutti i vizi che distruggono la rete sociale, la pace nel
mondo.
Confessio: vedere la realtà nella luce di Dio, capire che in fondo le nostre
realtà dipendono dalla nostra relazione col nostro Creatore e Redentore, e
cosı̀ andare alla verità, alla verità che salva. Sant'Agostino, riferendosi al
capitolo 3o del Vangelo di san Giovanni, definisce l'atto della confessione
cristiana con « fare la verità, andare alla luce ». Solo vedendo nella luce di
Dio le nostre colpe, l'insufficienza della nostra relazione con Lui, camminia-
mo alla luce della verità. E solo la verità salva. Operiamo finalmente nella
verità: confessare realmente in questa profondità della luce di Dio è fare
la verità.
Questo è il primo significato della parola confessio, confessione dei peccati,
riconoscimento della colpevolezza che risulta dalla nostra mancata relazione
con Dio. Ma un secondo significato di confessione è quello di ringraziare Dio,
glorificare Dio, testimoniare Dio. Possiamo riconoscere la verità del nostro
essere perché c'è la risposta divina. Dio non ci ha lasciati soli con i nostri
peccati; anche quanto la nostra relazione con la Sua maestà è ostacolata, Egli
non si ritira ma viene e ci prende per mano. Perciò confessio è testimonianza
della bontà di Dio, è evangelizzazione. Potremmo dire che la seconda dimen-
sione della parola confessio è identica all'evangelizzazione. Lo vediamo nel
giorno di Pentecoste, quando san Pietro, nel suo discorso, da una parte
accusa la colpa delle persone - avete ucciso il santo e il giusto -, ma, nello
stesso momento, dice: questo Santo è risorto e vi ama, vi abbraccia, vi chiama
a essere suoi nel pentimento e nel battesimo, come pure nella comunione del
suo Corpo. Nella luce di Dio, confessare diventa necessariamente annunciare
Dio, evangelizzare e cosı̀ rinnovare il mondo.
La parola confessio però ci ricorda ancora un altro elemento. Nel capitolo
10º della Lettera ai Romani san Paolo interpreta la confessione del capitolo
30º del Deuteronomio. In quest'ultimo testo sembra che gli ebrei, entrando
nella forma definitiva dell'alleanza, nella Terra Santa, abbiano paura e non
possano realmente rispondere a Dio come dovrebbero. Il Signore dice loro: