do la condizione di servo ».1 Grazie all'aiuto di ottimi maestri, si pose sulle
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cano le radici di tante Istituzioni ecclesiastiche e civili, studiano la storia dei
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Acta Benedicti Pp. XVI 661
Roma. Lo immergeremo, per cosı̀ dire, nella quotidianità della nostra vita,
perché Egli cammini dove noi camminiamo, perché Egli viva dove noi vivia-
mo. Sappiamo infatti, come ci ha ricordato l'apostolo Paolo nella Lettera ai
Corinzi, che in ogni Eucaristia, anche in quella di stasera, noi « annunziamo la
morte del Signore finché egli venga ».13 Noi camminiamo sulle strade del
mondo sapendo di aver Lui al fianco, sorretti dalla speranza di poterlo un
giorno vedere a viso svelato nell'incontro definitivo.
Intanto già ora noi ascoltiamo la sua voce che ripete, come leggiamo nel
Libro dell'Apocalisse: « Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la
mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me ».14
La festa del Corpus Domini vuole rendere percepibile, nonostante la durezza
del nostro udito interiore, questo bussare del Signore. Gesù bussa alla porta
del nostro cuore e ci chiede di entrare non soltanto per lo spazio di un giorno,
ma per sempre. Lo accogliamo con gioia elevando a Lui la corale invocazione
della Liturgia: «Buon Pastore, vero pane, / o Gesù, pietà di noi (...). Tu che tutto
sai e puoi, / che ci nutri sulla terra, / conduci i tuoi fratelli / alla tavola del cielo /
nella gioia dei tuoi santi ». Amen!
III
Assisii habita in celebratione VIII Centenarii a conversione Sancti Fran-
cisci Assisiensis.*
Cari fratelli e sorelle!
che cosa ci dice oggi il Signore, mentre celebriamo l'Eucaristia nel sugge-
stivo scenario di questa piazza, in cui si raccolgono otto secoli di santità, di
devozione, di arte e di cultura, legati al nome di Francesco di Assisi? Oggi
tutto qui parla di conversione, come ci ha ricordato Mons. Domenico Sorren-
tino, che ringrazio di cuore, per le gentili parole a me rivolte. Saluto con lui
tutta la Chiesa di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, nonché i Pastori delle
Chiese dell'Umbria. Un grato pensiero va al Cardinale Attilio Nicora, mio
Legato per le due Basiliche papali di questa Città. Un saluto affettuoso
13 Cf. 1 Cor 11, 26. 14 Ap 3, 20.
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* Die 17 Iunii 2007.