do la condizione di servo ».1 Grazie all'aiuto di ottimi maestri, si pose sulle
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cano le radici di tante Istituzioni ecclesiastiche e civili, studiano la storia dei
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Acta Benedicti Pp. XVI 679
Maranà tha: vieni, o Signore »,3 tramandandoci cosı̀ l'antichissima invocazione
in lingua aramaica di Gesù come Signore. Si potrebbero aggiungere diverse
altre citazioni: penso al dodicesimo capitolo della stessa Lettera ai Corinzi,
dove san Paolo dice: «Nessuno può dire: "Gesù è il Signore" se non sotto
l'azione dello Spirito Santo ».4 E cosı̀ dichiara che questa è la confessione
fondamentale della Chiesa, guidata dallo Spirito Santo. Potremmo pensare
anche al decimo capitolo della Lettera ai Romani, dove l'Apostolo dice: « Con-
fesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore »,5 ricordando anche ai cristiani
di Roma che questa parola - «Gesù è il Signore » - è la confessione comune
della Chiesa, il fondamento sicuro di tutta la vita della Chiesa. Da queste
parole si è sviluppata tutta la confessione del Credo Apostolico, del Credo
Niceno. Anche in un altro passo della Prima Lettera ai Corinzi Paolo afferma:
« Anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra... - e sappiamo
che anche oggi ci sono tanti cosiddetti dèi sulla terra - per noi c'è un solo
Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore,
Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui ».6
Cosı̀, fin dall'inizio, i discepoli hanno riconosciuto in Gesù risorto colui che è
nostro fratello in umanità, ma fa anche tutt'uno con Dio; colui che con la sua
venuta nel mondo e in tutta la sua vita, la sua morte e risurrezione ci ha
portato Dio, ha reso in maniera nuova e unica Dio presente nel mondo, colui
dunque che dà significato e speranza alla nostra vita: in lui incontriamo
infatti il vero volto di Dio, ciò di cui abbiamo realmente bisogno per vivere.
Educare alla fede, alla sequela e alla testimonianza vuol dire aiutare i
nostri fratelli, o meglio aiutarci scambievolmente, ad entrare in un rapporto
vivo con Cristo e con il Padre. È questo, fin dall'inizio, il compito fondamen-
tale della Chiesa, come comunità dei credenti, dei discepoli e degli amici di
Gesù. La Chiesa, corpo di Cristo e tempio dello Spirito Santo, è quella com-
pagnia affidabile nella quale siamo generati ed educati per diventare, in
Cristo, figli ed eredi di Dio. In lei riceviamo quello Spirito « per mezzo del
quale gridiamo "Abbà, Padre!" ».7 Abbiamo sentito ora nell'omelia di sant'Ago-
stino che Dio non è lontano, è divenuto « via » e la « via » stessa è venuta a noi.
Egli dice: « Alzati, pigro, e comincia a camminare! ». Cominciare a camminare
3 1 Cor 16, 22. 4 1 Cor 12, 3. 5 Rm 10, 9. 6 1 Cor 8, 5-6. 7 Rm 8, 14-17.