do la condizione di servo ».1 Grazie all'aiuto di ottimi maestri, si pose sulle
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cano le radici di tante Istituzioni ecclesiastiche e civili, studiano la storia dei
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altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo ». Cosı̀ ci rivolgiamo fiduciosi al
Signore, perché conduca i nostri passi sulla via della pace, della gioia e del-
l'amore.
V
Ad iuvenes Assisii congregatos apud Basilicam Sanctae Mariae Angelorum.*
Carissimi giovani,
Grazie per la vostra accoglienza cosı̀ calorosa, sento in voi la fede, sento la
gioia di essere cristiani cattolici. Grazie per le parole affettuose e per le im-
portanti domande che i vostri due rappresentanti mi hanno rivolto. Spero di
dire qualcosa nel corso di questo incontro su queste domande che sono do-
mande della vita; quindi, non posso dare adesso una risposta esauriente, ma
cerco di dire qualcosa, ma soprattutto, saluto tutti voi, giovani di questa
Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, con il vostro Vescovo, Mons.
Domenico Sorrentino. Saluto voi, giovani di tutte le Diocesi dell'Umbria, qui
convenuti con i vostri Pastori. Saluto naturalmente anche voi, giovani venuti
da altre regioni d'Italia, accompagnati dai vostri animatori francescani. Un
cordiale saluto rivolgo al Cardinale Attilio Nicora, mio Legato per le Basiliche
papali di Assisi, e ai Ministri Generali dei vari Ordini francescani.
Ci accoglie qui, con Francesco, il cuore della Madre, la « Vergine fatta
Chiesa », come egli ama invocarla.1 Francesco aveva per la chiesetta della
Porziuncola, custodita in questa Basilica di Santa Maria degli Angeli, un
affetto speciale. Essa fu tra le chiese che egli si diede a riparare nei primi
anni della sua conversione e dove ascoltò e meditò il Vangelo della missione.2
Dopo i primi passi di Rivotorto, fu qui che egli pose il « quartier generale »
dell'Ordine, dove i frati potessero raccogliersi quasi come nel grembo mater-
no, per rigenerarsi e ripartire pieni di slancio apostolico. Qui ottenne per tutti
una sorgente di misericordia nell'esperienza del « grande perdono » del quale
tutti abbiamo sempre bisogno. Qui infine visse il suo incontro con « sorella
morte ». Cari giovani, voi sapete che il motivo che mi ha portato ad Assisi è
stato il desiderio di rivivere il cammino interiore di Francesco, in occasione
* Die 17 Iunii 2007. 1 Cf. Saluto alla Beata Vergine Maria, 1: FF 259. 2 Cf. 1 Cel I, 9, 22: FF 356.