do la condizione di servo ».1 Grazie all'aiuto di ottimi maestri, si pose sulle
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cano le radici di tante Istituzioni ecclesiastiche e civili, studiano la storia dei
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to.11 Ma è anche molto di più: Dio si è fatto uomo in Lui e pertanto è l'unico
Salvatore, come dice il suo stesso nome: Gesù, ossia «Dio salva ». Ad Assisi si
viene per apprendere da San Francesco il segreto per riconoscere Gesù Cristo
e fare esperienza di Lui. Ecco che cosa sentiva Francesco per Gesù, stando a
ciò che narra il suo primo biografo: « Gesù portava sempre nel cuore. Gesù
sulle labbra, Gesù nelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in
tutte le altre membra... Anzi, trovandosi molte volte in viaggio e meditando o
cantando Gesù, scordava di essere in viaggio e si fermava a invitare tutte le
creature alla lode di Gesù ».12 Cosı̀ vediamo che la comunione con Gesù apre
anche il cuore e gli occhi per il creato.
Francesco, insomma, era un vero innamorato di Gesù. Lo incontrava nella
Parola di Dio, nei fratelli, nella natura, ma soprattutto nella sua presenza
eucaristica. Scriveva a tal proposito nel Testamento: «Dello stesso altissimo
Figlio di Dio nient'altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il
santissimo corpo e il santissimo sangue suo ».13 Il Natale di Greccio esprime
il bisogno di contemplarlo nella sua tenera umanità di bimbo.14 L'esperienza
della Verna, dove riceve le stimmate, mostra a quale grado di intimità egli
fosse arrivato nel rapporto con Cristo crocifisso. Egli poteva realmente dire
con Paolo: « Per me vivere è Cristo ».15 Se si spoglia di tutto e sceglie la
povertà, il motivo di tutto questo è Cristo, e solo Cristo. Gesù è il suo tutto:
e gli basta!
Proprio perché di Cristo, Francesco è anche uomo della Chiesa. Dal Cro-
cifisso di San Damiano aveva avuto l'indicazione di riparare la casa di Cristo,
che è appunto la Chiesa. Tra Cristo e la Chiesa c'è un rapporto intimo e
indissolubile. Essere chiamato a ripararla implicava, certo, nella missione
di Francesco, qualcosa di proprio e di originale. Al tempo stesso, quel compito
null'altro era, in fondo, che la responsabilità attribuita da Cristo ad ogni
battezzato. E anche ad ognuno di noi dice: « Va', e ripara la mia casa ». Noi
tutti siamo chiamati a riparare in ogni generazione di nuovo la casa di Cristo,
la Chiesa. E solo facendo cosı̀ vive la Chiesa e diventa bella. E come sappia-
mo, ci sono tanti modi di riparare, di edificare, di costruire la casa di Dio, la
11 Cf. Eb 4, 15. 12 1 Cel II, 9, 115: FF 115. 13 2 Test 10: FF 113. 14 Cf. 1 Cel I, 30, 85-86: FF 469-470. 15 Fil 1, 21.