do la condizione di servo ».1 Grazie all'aiuto di ottimi maestri, si pose sulle
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cano le radici di tante Istituzioni ecclesiastiche e civili, studiano la storia dei
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una folla di angeli e di esseri viventi, che sono espressione e emanazione
- per cosı̀ dire - dell'amore di Dio. Con Dio, con Cristo, con l'uomo che è
Dio e con Dio che è uomo, arriva la Madonna. Questo è molto importante.
Dio, il Signore, ha una Madre e nella Madre riconosciamo realmente la bontà
materna di Dio. La Madonna, la Madre di Dio, è l'ausilio dei cristiani, è la
nostra permanente consolazione, è il nostro grande aiuto. Questo lo vedo
anche nel dialogo con i Vescovi del mondo, dell'Africa ed ultimamente anche
dell'America Latina, che l'amore per la Madonna è la grande forza della
cattolicità. Nella Madonna riconosciamo tutta la tenerezza di Dio e, quindi,
coltivare e vivere questo gioioso amore della Madonna, di Maria, è un dono
della cattolicità molto grande. E poi ci sono i Santi, ogni luogo ha il suo
Santo. Questo va bene cosı̀, perché cosı̀ vediamo i molteplici colori dell'unica
luce di Dio e del suo amore, che si avvicina a noi. Scoprire i Santi nella loro
bellezza, nel loro avvicinarsi nella Parola a me, poiché in un determinato
Santo, posso trovare tradotta proprio per me la Parola inesauribile di Dio.
E poi tutti gli aspetti della vita parrocchiale, anche quelli umani. Non dob-
biamo essere sempre nelle nuvole, nelle altissime nuvole del Mistero, dobbia-
mo essere anche con i piedi per terra e vivere insieme la gioia di essere una
grande famiglia: la piccola grande famiglia della parrocchia; la grande fami-
glia della diocesi, la grande famiglia della Chiesa universale. A Roma posso
vedere tutto questo, posso vedere come persone provenienti da tutte le parti
della terra e che non si conoscono, in realtà si conoscono, perché sono tutti
parte della famiglia di Dio, sono vicini perché hanno tutto: l'amore del Si-
gnore, l'amore della Madonna, l'amore dei Santi, la successione apostolica e il
successore di Pietro, i Vescovi. Direi che questa gioia della cattolicità, con i
suoi molteplici colori, è anche la gioia della bellezza. Abbiamo qui la bellezza
di un bell'organo; la bellezza di una bellissima chiesa, la bellezza cresciuta
nella Chiesa. Mi sembra una meravigliosa testimonianza della presenza e della
verità di Dio. La Verità si esprime nella bellezza e dobbiamo essere grati per
questa bellezza e cercare di fare tutto il possibile perché rimanga presente, si
sviluppi e cresca ancora. Cosı̀ mi sembra che arrivi Dio, in modo molto
concreto, in mezzo a noi.
Sono don Lorenzo, parroco. Santo Padre, dai sacerdoti i fedeli attendono
soltanto una cosa: che siano specialisti nel promuovere l'incontro dell'uomo
con Dio. Non sono parole mie, ma di Sua Santità in un intervento al clero. Il
mio padre spirituale in seminario, durante quelle faticosissime sedute di dire-