acta apostolicae sedis c o m m e n t a r i u m o f f i c i a l e
160 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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mandano a quanti operano nel settore scolastico e universitario di coin- volgersi in itinerari educativi di confronto e di dialogo, con una fedeltà coraggiosa e innovativa che sappia far incontrare l'identità cattolica con le diverse « anime » della società multiculturale. Penso con apprezzamento al contributo che offrono gli istituti religiosi e le altre istituzioni ecclesiali con la fondazione e la gestione di scuole cattoliche in contesti di accentuato pluralismo culturale e religioso.
il secondo aspetto riguarda la preparazione qualificata dei formatori. non si può improvvisare. dobbiamo fare seriamente. nell'incontro che ho avuto con i Superiori generali, ho sottolineato che oggi l'educazione è ri- volta ad una generazione che cambia, e che quindi ogni educatore - e tutta la chiesa che è madre educatrice - è chiamato a « cambiare », nel senso di saper comunicare con i giovani che ha di fronte.
Vorrei limitarmi a richiamare i lineamenti della figura dell'educatore e del suo compito specifico. educare è un atto d'amore, è dare vita. e l'a- more è esigente, chiede di impegnare le migliori risorse, di risvegliare la passione e mettersi in cammino con pazienza insieme ai giovani. l'educatore nelle scuole cattoliche dev'essere anzitutto molto competente, qualificato, e al tempo stesso ricco di umanità, capace di stare in mezzo ai giovani con stile pedagogico, per promuovere la loro crescita umana e spirituale. i giovani hanno bisogno di qualità dell'insegnamento e insieme di valori, non solo enunciati, ma testimoniati. la coerenza è un fattore indispensabile nell'educazione dei giovani. coerenza! non si può far crescere, non si può educare senza coerenza: coerenza, testimonianza.
Per questo l'educatore ha bisogno egli stesso di una formazione per- manente. occorre dunque investire affinché docenti e dirigenti possano mantenere alta la loro professionalità e anche la loro fede e la forza delle loro motivazioni spirituali. e anche in questa formazione permanente mi permetto di suggerire la necessità dei ritiri e degli esercizi spirituali per gli educatori. È bello fare corsi su questo e quell'argomento, ma anche è neces- sario fare corsi di esercizi spirituali, ritiri, per pregare! Perché la coerenza è uno sforzo, ma soprattutto è un dono e una grazia. e dobbiamo chiederla!
un ultimo aspetto concerne le istituzioni educative, cioè le scuole e le università cattoliche ed ecclesiastiche. il 50° anniversario della dichia- razione conciliare, il 25° della Ex corde Ecclesiae e l'aggiornamento del- la Sapientia christiana ci inducono a riflettere seriamente sulle numerose istituzioni formative sparse in tutto il mondo e sulla loro responsabilità di esprimere una presenza viva del Vangelo nel campo dell'educazione, della