acta apostolicae sedis c o m m e n t a r i u m o f f i c i a l e
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3. Misericordia significa né manica larga né rigidità.
ritorniamo al sacramento della riconciliazione. capita spesso, a noi
preti, di sentire l'esperienza dei nostri fedeli che ci raccontano di aver in-
contrato nella confessione un sacerdote molto « stretto », oppure molto « lar-
go », rigorista o lassista. e questo non va bene. che tra i confessori ci siano
differenze di stile è normale, ma queste differenze non possono riguardare
la sostanza, cioè la sana dottrina morale e la misericordia. né il lassista né
il rigorista rende testimonianza a gesù cristo, perché né l'uno né l'altro si
fa carico della persona che incontra. il rigorista si lava le mani: infatti la
inchioda alla legge intesa in modo freddo e rigido; il lassista invece si lava
le mani: solo apparentemente è misericordioso, ma in realtà non prende
sul serio il problema di quella coscienza, minimizzando il peccato. la vera
misericordia si fa carico della persona, la ascolta attentamente, si accosta
con rispetto e con verità alla sua situazione, e la accompagna nel cammino
della riconciliazione. e questo è faticoso, sì, certamente. il sacerdote ve-
ramente misericordioso si comporta come il Buon Samaritano… ma perché
lo fa? Perché il suo cuore è capace di compassione, è il cuore di cristo!
Sappiamo bene che né il lassismo né il rigorismo fanno crescere la santità.
forse alcuni rigoristi sembrano santi, santi… ma pensate a Pelagio e poi
parliamo… non santificano il prete, e non santificano il fedele, né il lassi-
smo né il rigorismo! la misericordia invece accompagna il cammino della
santità, la accompagna e la fa crescere… troppo lavoro per un parroco? È
vero, troppo lavoro! e in che modo accompagna e fa crescere il cammino
della santità? attraverso la sofferenza pastorale, che è una forma della mi-
sericordia. che cosa significa sofferenza pastorale? Vuol dire soffrire per e
con le persone. e questo non è facile! Soffrire come un padre e una madre
soffrono per i figli; mi permetto di dire, anche con ansia…
Per spiegarmi faccio anche a voi alcune domande che mi aiutano quando un
sacerdote viene da me. mi aiutano anche quando sono solo davanti al Signore!
dimmi: tu piangi? o abbiamo perso le lacrime? ricordo che nei messali
antichi, quelli di un altro tempo, c'è una preghiera bellissima per chiedere
il dono delle lacrime. incominciava così, la preghiera: « Signore, tu che
hai dato a mosè il mandato di colpire la pietra perché venisse l'acqua,
colpisci la pietra del mio cuore perché le lacrime… »: era così, più o meno,
la preghiera. era bellissima. ma, quanti di noi piangiamo davanti alla sof-