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Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum 643
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Acta Francisci Pp. 601
« Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ».2 Il ruolo, il servizio
ecclesiale di Pietro ha il suo fondamento nella confessione di fede in Gesù, il
Figlio del Dio vivente, resa possibile da una grazia donata dall'alto. Nella
seconda parte del Vangelo di oggi vediamo il pericolo di pensare in modo
mondano. Quando Gesù parla della sua morte e risurrezione, della strada di
Dio che non corrisponde alla strada umana del potere, in Pietro riemergono la
carne e il sangue: « si mise a rimproverare il Signore: ... questo non ti accadrà
mai ».3 E Gesù ha una parola dura: « Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di
scandalo ».4 Quando lasciamo prevalere i nostri pensieri, i nostri sentimenti, la
logica del potere umano e non ci lasciamo istruire e guidare dalla fede, da Dio,
diventiamo pietra d'inciampo. La fede in Cristo è la luce della nostra vita di
cristiani e di ministri nella Chiesa!
2. Confermare nell'amore. Nella seconda Lettura abbiamo ascoltato le
commoventi parole di san Paolo: «Ho combattuto la buona battaglia, ho
terminato la corsa, ho conservato la fede ».5 Di quale battaglia si tratta?
Non quella delle armi umane, che purtroppo insanguina ancora il mondo;
ma è la battaglia del martirio. San Paolo ha un'unica arma: il messaggio di
Cristo e il dono di tutta la sua vita per Cristo e per gli altri. Ed è proprio
l'esporsi in prima persona, il lasciarsi consumare per il Vangelo, il farsi tutto a
tutti, senza risparmiarsi, che lo ha reso credibile e ha edificato la Chiesa. Il
Vescovo di Roma è chiamato a vivere e confermare in questo amore verso
Cristo e verso tutti senza distinzioni, limiti e barriere. E non solo il Vescovo di
Roma. Tutti voi, nuovi Arcivescovi e Vescovi, avete lo stesso compito: la-
sciarsi consumare per il Vangelo, farsi tutto a tutti. Il compito di non rispar-
miarsi, uscire da sé al servizio del santo Popolo fedele di Dio.
3. Confermare nell'unità. Qui mi soffermo sul gesto che abbiamo compiu-
to. Il Pallio è simbolo di comunione con il Successore di Pietro, « principio e
fondamento perpetuo e visibile dell'unità della fede e della comunione ».6 E la
vostra presenza oggi, cari Confratelli, è il segno che la comunione della Chiesa
non significa uniformità. Il Vaticano II, riferendosi alla struttura gerarchica
della Chiesa afferma che il Signore « costituı̀ gli Apostoli a modo di collegio o
2 v. 18. 3 16, 22. 4 v. 23. 5 2 Tm 4, 7. 6 Conc. Ecum Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 18.