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Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum 643
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La seconda parola è discernimento. Il vostro compito è di raccogliere ed
esprimere le attese, i desideri, le gioie e i drammi del nostro tempo, e di offrire
gli elementi per una lettura della realtà alla luce del Vangelo. Le grandi
domande spirituali oggi sono più vive che mai, ma c'è bisogno che qualcuno
le interpreti e le capisca. Con intelligenza umile e aperta « cercate e trovate
Dio in tutte le cose », come scriveva sant'Ignazio. Dio è all'opera nella vita di
ogni uomo e nella cultura: lo Spirito soffia dove vuole. Cercate di scoprire ciò
che Dio ha operato e come proseguirà la sua opera. Un tesoro dei Gesuiti è
proprio il discernimento spirituale, che cerca di riconoscere la presenza dello
Spirito di Dio nella realtà umana e culturale, il seme già piantato della sua
presenza negli avvenimenti, nelle sensibilità, nei desideri, nelle tensioni pro-
fonde dei cuori e dei contesti sociali, culturali e spirituali. Mi viene una cosa
che diceva Rahner: il gesuita è uno specialista nel discernimento nel campo di
Dio e anche nel campo del diavolo. Non bisogna aver paura di proseguire nel
discernimento, per trovare la verità. Quando ho letto queste osservazioni di
Rahner, mi hanno abbastanza colpito.
E per cercare Dio in tutte le cose, in tutti i campi del sapere, dell'arte,
della scienza, della vita politica, sociale ed economica sono necessari studio,
sensibilità, esperienza. Alcune delle materie che trattate possono anche non
avere relazione esplicita con una prospettiva cristiana, ma sono importanti
per cogliere il modo in cui le persone comprendono se stesse e il mondo che le
circonda. La vostra osservazione informativa sia ampia, obiettiva e tempe-
stiva. È necessario anche avere una particolare attenzione nei confronti della
verità, della bontà e della bellezza di Dio, che vanno considerate sempre
insieme, e sono preziosi alleati nell'impegno a difesa della dignità dell'uomo,
nella costruzione di una convivenza pacifica e nel custodire con cura il creato.
Da questa attenzione nasce il giudizio sereno, sincero e forte circa gli avve-
nimenti, illuminato da Cristo. Grandi figure come Matteo Ricci ne sono un
modello. Tutto questo richiede di mantenere aperti il cuore e la mente, evi-
tando la malattia spirituale dell'autoreferenzialità. Anche la Chiesa quando
diventa autoreferenziale, si ammala, invecchia. Il nostro sguardo, ben fisso su
Cristo, sia profetico e dinamico verso il futuro: in questo modo, rimarrete
sempre giovani e audaci nella lettura degli avvenimenti!
La terza parola è frontiera. La missione di una rivista di cultura come
La Civiltà Cattolica entra nel dibattito culturale contemporaneo e propone,
in modo serio e nello stesso tempo accessibile, la visione che viene dalla
fede cristiana. La frattura tra Vangelo e cultura è senza dubbio un