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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale166
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale174
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale178
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale180
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale192
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data
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Congregatio de Causis Sanctorum 205
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale206
Congregatio de Causis Sanctorum 207
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale208
Congregatio de Causis Sanctorum 209
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale210
Congregatio de Causis Sanctorum 211
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale214
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217
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Congregatio de Institutione Catholica 219
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Congregatio de Institutione Catholica 221
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Congregatio de Institutione Catholica 223
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Congregatio de Institutione Catholica 225
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Congregatio de Institutione Catholica 227
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Acta Benedicti Pp. XVI 169
dopo la sua disobbedienza tutto viene imposto su di lui [l'uomo] in un modo
contrario al suo precedente stile di vita ».8 Questa maledizione del suolo ha
una funzione medicinale per l'uomo, che dalle « resistenze » della terra dovreb-
be essere aiutato a mantenersi nei suoi limiti e riconoscere la propria natura.9
Cosı̀, con una bella sintesi, si esprime un altro antico commento, che dice:
« Adamo fu creato puro da Dio per il suo servizio. Tutte le creature gli furono
concesse per servirlo. Egli era destinato ad essere il signore e re di tutte le
creature. Ma quando il male giunse a lui e conversò con lui, egli lo ricevette
per mezzo di un ascolto esterno. Poi penetrò nel suo cuore e si impadronı̀ del
suo intero essere. Quando cosı̀ fu catturato, la creazione, che lo aveva assi-
stito e servito, fu catturata con lui ».10
Dicevamo poco fa, citando san Giovanni Crisostomo, che la maledizione
del suolo ha una funzione «medicinale ». Ciò significa che l'intenzione di Dio,
che è sempre benefica, è più profonda della maledizione. Questa, infatti, è
dovuta non a Dio ma al peccato, però Dio non può non infliggerla, perché
rispetta la libertà dell'uomo e le sue conseguenze, anche negative. Dunque,
all'interno della punizione, e anche all'interno della maledizione del suolo,
permane una intenzione buona che viene da Dio. Quando Egli dice all'uomo:
« Polvere tu sei e in polvere ritornerai! », insieme con la giusta punizione
intende anche annunciare una via di salvezza, che passerà proprio attraverso
la terra, attraverso quella « polvere », quella « carne » che sarà assunta dal
Verbo. È in questa prospettiva salvifica che la parola della Genesi viene
ripresa dalla Liturgia del Mercoledı̀ delle Ceneri: come invito alla penitenza,
all'umiltà, ad avere presente la propria condizione mortale, ma non per finire
nella disperazione, bensı̀ per accogliere, proprio in questa nostra mortalità,
l'impensabile vicinanza di Dio, che, oltre la morte, apre il passaggio alla
risurrezione, al paradiso finalmente ritrovato. In questo senso ci orienta un
testo di Origene, che dice: « Ciò che inizialmente era carne, dalla terra, un
uomo di polvere,11 e fu dissolto attraverso la morte e di nuovo reso polvere e
cenere - infatti è scritto: sei polvere, e nella polvere ritornerai - viene fatto
risorgere di nuovo dalla terra. In seguito, secondo i meriti dell'anima che
abita il corpo, la persona avanza verso la gloria di un corpo spirituale ».12
8 Omelie sulla Genesi 17, 9: PG 53, 146. 9 Cfr ibid. 10 Pseudo-Macario, Omelie 11, 5: PG 34, 547. 11 Cfr 1 Cor 15, 47. 12 Sui Princı̀pi 3, 6, 5: Sch, 268, 248.