ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Acta Benedicti Pp. XVI 189

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale192

 Acta Benedicti Pp. XVI 193

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194

 Acta Benedicti Pp. XVI 195

 L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale198

 Acta Benedicti Pp. XVI 199

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 Acta Benedicti Pp. XVI 201

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale202

 Acta Benedicti Pp. XVI 203

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale204

 Congregatio de Causis Sanctorum 205

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale206

 Congregatio de Causis Sanctorum 207

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale208

 Congregatio de Causis Sanctorum 209

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale210

 Congregatio de Causis Sanctorum 211

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212

 Congregatio pro Episcopis 213

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale214

 Congregatio pro Episcopis 215

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale216

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale218

 Congregatio de Institutione Catholica 219

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale220

 Congregatio de Institutione Catholica 221

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale222

 Congregatio de Institutione Catholica 223

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale224

 Congregatio de Institutione Catholica 225

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale226

 Congregatio de Institutione Catholica 227

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale228

 Congregatio de Institutione Catholica 229

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale230

 Congregatio de Institutione Catholica 231

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale232

 Congregatio de Institutione Catholica 233

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale234

 Diarium Romanae Curiae 235

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale236

 Diarium Romanae Curiae 237

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale238

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale168

testo del Libro della Genesi, che può anche accompagnare il gesto dell'impo-

sizione: «Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai ».1

Fermiamoci un momento su questo passo della Genesi. Esso conclude il

giudizio pronunciato da Dio dopo il peccato originale: Dio maledice il serpen-

te, che ha fatto cadere nel peccato l'uomo e la donna; poi punisce la donna

annunciandole i dolori del parto e una relazione sbilanciata con il marito;

infine punisce l'uomo, gli annuncia la fatica nel lavorare e maledice il suolo.

«Maledetto il suolo per causa tua! »,2 a causa del tuo peccato. Dunque, l'uomo

e la donna non sono maledetti direttamente come lo è invece il serpente, ma,

a causa del peccato di Adamo, è maledetto il suolo, da cui egli era stato

tratto. Rileggiamo il magnifico racconto della creazione dell'uomo dalla ter-

ra: « Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle

sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore

Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva

plasmato »; 3 cosı̀ nel Libro della Genesi.

Ecco dunque che il segno della cenere ci riporta al grande affresco della

creazione, in cui si dice che l'essere umano è una singolare unità di materia e

di soffio divino, attraverso l'immagine della polvere del suolo plasmata da

Dio e animata dal suo respiro insufflato nelle narici della nuova creatura.

Possiamo osservare come nel racconto della Genesi il simbolo della polvere

subisca una trasformazione negativa a causa del peccato. Mentre prima della

caduta il suolo è una potenzialità totalmente buona, irrigata da una polla

d'acqua 4 e capace, per l'opera di Dio, di germinare « ogni sorta di alberi

graditi alla vista e buoni da mangiare »,5 dopo la caduta e la conseguente

maledizione divina esso produrrà « spine e cardi » e solo in cambio di « dolore »

e « sudore del volto » concederà all'uomo i suoi frutti.6 La polvere della terra

non richiama più solo il gesto creatore di Dio, tutto aperto alla vita, ma

diventa segno di un inesorabile destino di morte: « Polvere tu sei e in polvere

ritornerai ».7

È evidente nel testo biblico che la terra partecipa della sorte dell'uomo.

Dice in proposito san Giovanni Crisostomo in una sua omelia: « Vedi come

1 Cfr Gn 3, 19. 2 Gn 3, 17. 3 Gn 2, 7-8. 4 Gn 2, 6. 5 Gn 2, 9. 6 Cfr Gn 3, 17-18. 7 Gn 3, 19.