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L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data
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Congregatio de Causis Sanctorum 205
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale206
Congregatio de Causis Sanctorum 207
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Congregatio de Causis Sanctorum 209
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale210
Congregatio de Causis Sanctorum 211
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale214
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217
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Congregatio de Institutione Catholica 219
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Congregatio de Institutione Catholica 221
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Congregatio de Institutione Catholica 223
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Congregatio de Institutione Catholica 225
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Congregatio de Institutione Catholica 227
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Congregatio de Institutione Catholica 229
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Congregatio de Institutione Catholica 231
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Congregatio de Institutione Catholica 233
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comunione, e garanzia che essa si mantenga fedele al criterio della tradizione
della fede.
La grande Cattedra è sostenuta dai Padri della Chiesa. I due maestri
dell'Oriente, san Giovanni Crisostomo e sant'Atanasio, insieme con i latini,
sant'Ambrogio e sant'Agostino, rappresentano la totalità della tradizione e,
quindi, la ricchezza dell'espressione della vera fede nella santa e unica Chiesa.
Questo elemento dell'altare ci dice che l'amore poggia sulla fede. Esso si
sgretola se l'uomo non confida più in Dio e non obbedisce a Lui. Tutto nella
Chiesa poggia sulla fede: i Sacramenti, la Liturgia, l'evangelizzazione, la
carità. Anche il diritto, anche l'autorità nella Chiesa poggiano sulla fede.
La Chiesa non si auto-regola, non dà a se stessa il proprio ordine, ma lo riceve
dalla Parola di Dio, che ascolta nella fede e cerca di comprendere e di vivere.
I Padri della Chiesa hanno nella comunità ecclesiale la funzione di garanti
della fedeltà alla Sacra Scrittura. Essi assicurano un'esegesi affidabile, solida,
capace di formare con la Cattedra di Pietro un complesso stabile e unitario.
Le Sacre Scritture, interpretate autorevolmente dal Magistero alla luce
dei Padri, illuminano il cammino della Chiesa nel tempo, assicurandole un
fondamento stabile in mezzo ai mutamenti storici.
Dopo aver considerato i diversi elementi dell'altare della Cattedra, rivol-
giamo ad esso uno sguardo d'insieme. E vediamo che è attraversato da un
duplice movimento: di ascesa e di discesa. È la reciprocità tra la fede e
l'amore. La Cattedra è posta in grande risalto in questo luogo, poiché qui
vi è la tomba dell'apostolo Pietro, ma anch'essa tende verso l'amore di Dio.
In effetti, la fede è orientata all'amore. Una fede egoistica sarebbe una fede
non vera. Chi crede in Gesù Cristo ed entra nel dinamismo d'amore che
nell'Eucaristia trova la sorgente, scopre la vera gioia e diventa a sua volta
capace di vivere secondo la logica di questo dono. La vera fede è illuminata
dall'amore e conduce all'amore, verso l'alto, come l'altare della Cattedra
eleva verso la finestra luminosa, la gloria dello Spirito Santo, che costituisce
il vero punto focale per lo sguardo del pellegrino quando varca la soglia della
Basilica Vaticana. A quella finestra il trionfo degli angeli e le grandi raggiere
dorate danno il massimo risalto, con un senso di pienezza traboccante che
esprime la ricchezza della comunione con Dio. Dio non è solitudine, ma amore
glorioso e gioioso, diffusivo e luminoso.
Cari fratelli e sorelle, a noi, ad ogni cristiano è affidato il dono di questo
amore: un dono da donare, con la testimonianza della nostra vita. Questo è,
in particolare, il vostro compito, venerati Fratelli Cardinali: testimoniare la