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L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data
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Congregatio de Causis Sanctorum 205
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Congregatio de Causis Sanctorum 207
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale208
Congregatio de Causis Sanctorum 209
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale210
Congregatio de Causis Sanctorum 211
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217
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Congregatio de Institutione Catholica 219
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Congregatio de Institutione Catholica 221
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Congregatio de Institutione Catholica 223
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Congregatio de Institutione Catholica 225
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Congregatio de Institutione Catholica 227
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Congregatio de Institutione Catholica 229
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Congregatio de Institutione Catholica 231
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Congregatio de Institutione Catholica 233
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deteriorando. Desidero altresı̀ incoraggiare e sostenere gli sforzi degli organi-
smi ecclesiali che operano in questo ambito.
La carità deve promuovere tutte le nostre azioni. Non si tratta di voler
fare un mondo « su misura », ma si tratta di amarlo. Per questo la Chiesa non
ha come vocazione principale quella di trasformare l'ordine politico o di
cambiare il tessuto sociale. Essa vuole portare la luce di Cristo. È Lui che
trasformerà tutto e tutti. Ė a causa di Gesù Cristo e per Lui che l'apporto
cristiano è cosı̀ specifico. In alcuni Paesi che voi rappresentate, esiste l'Islam.
So che intrattenete buoni rapporti con i musulmani e me ne rallegro. Testi-
moniare che Cristo è vivente e che il suo amore va al di là di ogni religione,
razza e cultura, è importante anche nei loro riguardi.
Si descrive, in modo riduttivo e spesso umiliante, l'Africa come il conti-
nente dei conflitti e dei problemi infiniti e insolubili. Al contrario, l'Africa che
accoglie oggi la Buona Novella, è per la Chiesa il continente della speranza.
Per noi, per voi, l'Africa è il continente del futuro. Ripeto l'esortazione pro-
nunciata durante il mio recente viaggio in Benin: « Africa, Buona Novella per
la Chiesa, diventalo per il mondo intero! ». La Fondazione Giovanni Paolo II
per il Sahel ne è una grande testimonianza.
Per realizzare quest'opera, e dopo 28 anni di attività, la Fondazione ha
bisogno di aggiornarsi e di rinnovarsi. È aiutata in ciò dal Pontificio Consiglio
Cor Unum. Questo rinnovamento deve riguardare in primo luogo la forma-
zione cristiana e professionale delle persone che operano sul posto, poiché esse
sono in un certo senso gli strumenti del Santo Padre in quelle regioni.
Considero una priorità l'educazione e la formazione cristiane di tutti coloro
che - in un modo o nell'altro - collaborano a rendere più visibile quel
grande segno di carità che è la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel.
Per essere effettivo, questo rinnovamento dovrà cominciare dalla preghiera
e dalla conversione personale. Che la Vergine Maria e il beato Giovanni
Paolo II ci assistano! Grazie!