Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale160
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale186
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale202
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Congregatio de Causis Sanctorum 205
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale206
Congregatio de Causis Sanctorum 207
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale208
Congregatio de Causis Sanctorum 209
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale210
Congregatio de Causis Sanctorum 211
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale214
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale216
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale218
Congregatio de Institutione Catholica 219
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Congregatio de Institutione Catholica 221
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale222
Congregatio de Institutione Catholica 223
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale224
Congregatio de Institutione Catholica 225
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale226
Congregatio de Institutione Catholica 227
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale228
Congregatio de Institutione Catholica 229
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale230
Congregatio de Institutione Catholica 231
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale232
Congregatio de Institutione Catholica 233
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Il brano della Lettera di san Paolo agli Efesini che abbiamo ascoltato 1 è
uno dei grandi testi ecclesiali del Nuovo Testamento. Comincia con l'auto-
presentazione dell'autore: « Io Paolo, prigioniero a motivo del Signore ».2 La
parola greca desmios dice « incatenato »: Paolo, come un criminale, è in catene,
incatenato per Cristo e cosı̀ inizia nella comunione con la passione di Cristo.
Questo è il primo elemento dell'autopresentazione: egli parla incatenato,
parla nella comunione della passione di Cristo e cosı̀ sta in comunione anche
con la risurrezione di Cristo, con la sua nuova vita. Sempre noi, quando
parliamo, dobbiamo parlare in comunione con la sua passione e anche accet-
tare le nostre passioni, le nostre sofferenze e prove, in questo senso: sono
proprio prove della presenza di Cristo, che Lui è con noi e che andiamo, in
comunione alla sua passione, verso la novità della vita, verso la risurrezione.
« Incatenato », quindi, è prima una parola della teologia della croce, della
comunione necessaria di ogni evangelizzatore, di ogni Pastore con il Pastore
supremo, che ci ha redenti « dandosi », soffrendo per noi. L'amore è sofferenza,
è un darsi, è un perdersi, e proprio in questo modo è fecondo. Ma cosı̀,
nell'elemento esteriore delle catene, della libertà non più presente, appare e
traspare anche un altro aspetto: la vera catena che lega Paolo a Cristo è la
catena dell'amore. « Incatenato per amore »: un amore che dà libertà, un
amore che lo fa capace di rendere presente il Messaggio di Cristo e Cristo
stesso. E questo dovrebbe essere, anche per noi tutti, l'ultima catena che ci
libera, collegati con la catena dell'amore a Cristo. Cosı̀ troviamo la libertà e la
vera strada della vita, e possiamo, con l'amore di Cristo, guidare a questo
amore, che è la gioia, la libertà, anche gli uomini affidatici.
E poi dice «Esorto »: 3 è il suo compito quello di esortare, ma non è un
ammonimento moralistico. Esorto dalla comunione con Cristo; è Cristo stes-
so, ultimamente, che esorta, che invita con l'amore di un padre e di una
madre. « Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto »; 4
cioè, primo elemento: abbiamo ricevuto una chiamata. Io non sono anonimo
o senza senso nel mondo: c'è una chiamata, c'è una voce che mi ha chiamato,
una voce che seguo. E la mia vita dovrebbe essere un entrare sempre più
profondamente nel cammino della chiamata, seguire questa voce e cosı̀
trovare la vera strada e guidare gli altri su questa strada.
1 4, 1-16. 2 v. 1. 3 Ef 4, 1. 4 v. 1.