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L'amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla « parola data
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Congregatio de Causis Sanctorum 205
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Congregatio de Causis Sanctorum 207
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale208
Congregatio de Causis Sanctorum 209
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Congregatio de Causis Sanctorum 211
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale214
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 217
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Congregatio de Institutione Catholica 219
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Congregatio de Institutione Catholica 221
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Congregatio de Institutione Catholica 223
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Congregatio de Institutione Catholica 225
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Congregatio de Institutione Catholica 227
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Congregatio de Institutione Catholica 229
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profonda, esporre e rendere presente la filosofia della fede - per cosı̀ dire -
la grande saggezza, la razionalità della fede, che apre gli occhi anche degli
altri, che apre gli occhi proprio su quanto è buono e vero nel mondo. Manca
questo essere adulti nella fede e rimane la fanciullezza nella fede.
Certo, in questi ultimi decenni, abbiamo vissuto anche un altro uso della
parola « fede adulta ». Si parla di « fede adulta », cioè emancipata dal Magistero
della Chiesa. Fino a quando sono sotto la madre, sono fanciullo, devo eman-
ciparmi; emancipato dal Magistero, sono finalmente adulto. Ma il risultato
non è una fede adulta, il risultato è la dipendenza dalle onde del mondo, dalle
opinioni del mondo, dalla dittatura dei mezzi di comunicazione, dall'opinione
che tutti pensano e vogliono. Non è vera emancipazione, l'emancipazione
dalla comunione del Corpo di Cristo! Al contrario, è cadere sotto la dittatura
delle onde, del vento del mondo. La vera emancipazione è proprio liberarsi da
questa dittatura, nella libertà dei figli di Dio che credono insieme nel Corpo di
Cristo, con il Cristo Risorto, e vedono cosı̀ la realtà, e sono capaci di rispon-
dere alle sfide del nostro tempo.
Mi sembra che dobbiamo pregare molto il Signore, perché ci aiuti ad essere
emancipati in questo senso, liberi in questo senso, con una fede realmente
adulta, che vede, fa vedere e può aiutare anche gli altri ad arrivare alla vera
perfezione, alla vera età adulta, in comunione con Cristo.
In questo contesto c'è la bella espressione dell'aletheuein en te agape, essere
veri nella carità, vivere la verità, essere verità nella carità: i due concetti
vanno insieme. Oggi il concetto di verità è un po' sotto sospetto perché si
combina verità con violenza. Purtroppo nella storia ci sono stati anche epi-
sodi dove si cercava di difendere la verità con la violenza. Ma le due sono
contrarie. La verità non si impone con altri mezzi, se non da se stessa! La
verità può arrivare solo tramite se stessa, la propria luce. Ma abbiamo biso-
gno della verità; senza verità non conosciamo i veri valori e come potremo
ordinare il kosmos dei valori? Senza verità siamo ciechi nel mondo, non ab-
biamo strada. Il grande dono di Cristo è proprio che vediamo il Volto di Dio e,
anche se in modo enigmatico, molto insufficiente, conosciamo il fondo, l'es-
senziale della verità in Cristo, nel suo Corpo. E conoscendo questa verità,
cresciamo anche nella carità che è la legittimazione della verità e ci mostra
che è verità. Direi proprio che la carità è il frutto della verità - l'albero si
conosce dai frutti - e se non c'è carità, anche la verità non è propriamente
appropriata, vissuta; e dove è la verità, nasce la carità. Grazie a Dio, lo
vediamo in tutti i secoli: nonostante i fatti negativi, il frutto della carità è