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quaestiones sociales, oeconomicas, politicas, culturales et religiosas quas
omnibus Nationibus totius orbis. Quid sibi vult vocabulum «dignum» operi
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dal Sommo Pontefice, può proporre istanza all'Ufficio del Lavoro oppure può
adire l'Autorità giudiziaria vaticana.
2. Qualora i Regolamenti delle rispettive Amministrazioni lo prevedano con
specifiche norme, la persona che si ritiene lesa, prima di avvalersi dei mezzi di
cui al presente articolo, deve, sotto pena di inammissibilità della propria istan-
za, esperire in tutti i suoi gradi il ricorso interno.
3. Le controversie, sia individuali che plurime o collettive, per violazione
della specifica normativa applicabile al rapporto di lavoro, entro l'ambito della
competenza definita dall'Art. 2, trovano soluzione attraverso le forme di conci-
liazione di cui appresso e, in caso di fallita conciliazione, attraverso l'esame e la
decisione del Collegio di conciliazione e arbitrato.
Sono controversie collettive quelle riferibili a un interesse di una intera
categoria di dipendenti.
Sono controversie plurime quelle relative alla medesima questione giuridica
o alle medesime richieste prospettate da più dipendenti in un unico ricorso o in
singoli ricorsi preliminarmente riuniti.
4. Ogni diritto derivante dal rapporto di lavoro si prescrive nel termine di
cinque anni, con decorrenza dal giorno in cui può essere fatto valere.
5. Sono escluse dalla istanza e dal ricorso le materie di competenza dell'Au-
torità giudiziaria vaticana e delle Commissioni Disciplinari previste nei Rego-
lamenti Generali delle Amministrazioni di cui all'Art. 2.
Art. 12
Termini per la presentazione dell'istanza
1. L'istanza va proposta dall'interessato all'Ufficio entro trenta giorni dalla
notifica, ovvero, in sua mancanza, dall'effettiva conoscenza del provvedimento
contro il quale si intende ricorrere.
2. Nel caso di cui all'Art. 11 comma 2 il termine decorre dalla data della
notifica della decisione con la quale l'Amministrazione ha respinto definitiva-
mente il ricorso interno.
3. Il medesimo termine di trenta giorni per proporre l'istanza all'Ufficio è
stabilito in caso di silenzio-rigetto dell'Amministrazione, qualora la stessa non
adotti alcuna decisione entro novanta giorni dal ricevimento del ricorso dell'in-
teressato di cui all'Art. 11 comma 2.